C’e’ ancora un angolo della Terra in cui risuona l’eco dell’ultima era glaciale: e’ la Siberia. Qui le foreste di larici riescono a resistere strenuamente ai cambiamenti climatici, modificandosi con migliaia di anni di ritardo, perche’ con le loro radici superficiali formano un’intricata ‘coperta’ che conserva il freddo dell’ultima glaciazione intrappolato nel terreno. Lo dimostra uno studio pubblicato su Nature Communications da un gruppo internazionale di ricerca coordinato dall’Alfred Wegener Institute, in Germania. Gli esperti, guidati dalla paleoclimatologa Ulrike Herzschuh, hanno analizzato l’antico polline di api conservato nei sedimenti del lago El’gygytgyn, nella regione di Chukotka in Russia, e lo hanno messo in relazione ai dati climatici risalenti al periodo compreso fra 2,1 e 3,5 milioni di anni fa, a cavallo tra Pliocene e Pleistocene.
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Nelle foreste della Siberia c’è ancora l’eco dell’ultima era glaciale grazie alla vegetazione che trattiene il freddo intenso
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