L’orzo: il cereale che protegge il cuore

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L’orzo è un cereale molto apprezzato e consumato, ma non tutti conoscono le sue proprietà benefiche e le sue caratteristiche fitoterapiche. L’orzo è stato il primo cerale coltivato e utilizzato dall’uomo per le sue capacità di adattabilità, ma quasi dimenticato e poco apprezzato, oggi invece è stato riscoperto grazie ai suoi effetti benefici per l’organismo. L’orzo è stato paragonato al mais, ma la sua componente proteica  di gran lunga maggiore, a fronte del contenuto lipidico, invece la componente carboidratica ammonta al 70%, il 9% è costituito da fibre e il resto è acqua. L’orzo è una ricca fonte di sali minerali importanti quali magnesio, potassio, zinco e ferro, si contraddistingue per avere una buona componete vitaminica in particolare la E e quelle del gruppo B.

La cariosside dell’orzo, oltre ad avere proteine, amidi, zuccheri semplici, vitamine e destrine, presenta anche prolammine. Il betaglucano è una sostanza in grado di aiutare l’organismo a rallentare l’assorbimento dei carboidrati e di conseguenza abbassare i livelli di glicemia. L’orzo possiede proprietà digestive, emollienti e mineralizzanti, inoltre la presenza di betaglucano è in grado di gestire la formazione di nuovi vasi sanguigni in presenza di stress ossidativo. Secondo i ricercatori la ragione di questi risultati sarebbe da attribuire proprio alla concentrazione di betaglucano nell’orzo. I betaglucani sono frazioni solubili di fibre alimentari che, oltre ad avere un notevole effetto lassativo, sono in grado di contenere i livelli di colesterolo nel sangue. I betaglucani aumentano la produzione di un enzima essenziale per le difese antiossidanti delle cellule dell’endotelio, stimolandolo così la formazione di nuovi vasi sanguigni in un cuore infartato.

Date le caratteristiche, l’orzo è utilizzato come rimedio naturale per lenire alcuni disturbi a partire dal tratto intestinale, è utile contro la stitichezza. Una caratteristica già nota ai tempi antichi con infusi e decotti di orzo e malva, era la sua potenzialità di curare il cavo orale durante la stagione invernale. Inoltre è consigliata la somministrazione di orzo alle donne incinta per la sua capacità di essere un alimento galattogeno, ovvero un alimento capace di favorire la produzione di latte grazie all’azione degli estrogeni.

Gli usi e gli utilizzi di orzo non si sono mai fermati all’alimentazione umana, ma anche a quella animale e al recupero delle fibre, oggi infatti l’orzo è utilizzare per tre principali aree: in cucina, utilizzato in farina, trattato o tale e quale in ricette dedicate o condimento. E’ utilizzato in bevande con la tostatura e la liofilizzazione, l’orzo può essere sfruttato per preparare il tipico caffè, dal pregiato gusto ma del tutto privo di caffeina. In alcuni casi, inoltre, può essere utilizzato per alcune varianti di birre. Ed è utilizzato per l’alimentazione animale soprattutto in granella per animali da cortile.

L’orzo perlato è la varietà certamente più diffusa perché, grazie a un processo di raffinazione che ne priva della parte più esterna, può essere immediatamente utilizzato senza passare dalla fase d’ammollo. Solubile derivante dalla tostatura e dalla macinatura industriale dei chicchi, è utilizzato per bevande istantanee e decotti, quali appunto il caffè d’orzo. Mentre integrale non subisce processi di lavorazione, al contrario di quello decorticato.

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