l piano dell’Eni che prevede di utilizzare i primi 4 mila ettari a disposizione per lo sviluppo delle rinnovabili “partirà nel 2017” e durerà “circa due anni e mezzo. L’investimento globale sarà di circa 700 milioni di euro – 1 miliardo di euro“. Ad affermarlo è l’ad di Eni, Claudio Descalzi, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi sulle rinnovabili. La prima fase del piano sulle rinnovabili, che quindi prevede l’installazione di impianti fotovoltaici nei terreni bonificati ma non utilizzabili per altri scopi, riguarderà 70 mwp su circa 150 ettari. Partirà in cinque siti industriali italiani: due situati in Sardegna (Porto Torres e Assemini), uno in Puglia (Manfredonia) e due in Sicilia (Priolo e Augusta). Per la seconda fase, che prevede ulteriori 150 mwp di capacità installata su circa 300 ettari, è in corso un’analisi per l’impiego di altre tecnologie oltre a quella fotovoltaica: il solare a concentrazione e l’eolico. I siti che saranno interessati da questa nuova fase sono situati a Cengio (Liguria), Porto Torres, Portoscuso e Assemini (Sardegna), Ferrandina (Basilicata), Brindisi (Puglia), Belvedere Spinello e Crotone (Calabria) e Priolo (Sicilia). Ora, sottolinea Descalzi, “inizieremo a parlare con le Regioni”. Gli investimenti globali tra 700 mln e 1 mld, “sono ridotti perché si trovano su installazioni esistenti”. Eni, aggiunge l’ad di Eni, “è una compagnia oil and gas, il nostro core business, ma abbiamo una missione che è quella di andare verso un futuro low carbon”.(AdnKronos)
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Rinnovabili: investimento globale di 700 milioni di euro-1 miliardo di euro
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