Verme solitario: che cos’è, come avviene l’infezione e come si debella

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Il verme solitario è un parassita della famiglia dei Platelminti cestoidi, il cui nome scientifico è Tenia Solium. Questi vermi sono nastriformi, dalla lunghezza ragguardevole, dotati di una testa munite di uncini e ventose che gli permettono di agganciarsi all’intestino dell’uomo. Il verme solitario è costituito da un corpo molto sottile, dotato di vari segmenti in grado di formare una sorta di catena. Si tratta di un verme diffuso in tutto il mondo perché ha come ospite principale il maiale, è infatti attraverso le carni crude o poco cotte di quest’ultimo che l’uomo, nutrendosi, si infetta.

VERME SOLITARIO OK - CopiaL’infezione da verme solitario può avvenire in due modi: la prima attraverso le uova, queste una volta giunte nell’apparato digerente e nell’intestino dell’ospite sono in grado di migrare verso altri organi infettandoli e da qui, diventare larve. Si tratta di infezione invasiva e pericolosa perché le larve, formano delle cisti negli organi colpiti e ne fanno dei feri e propri nidi compromettendo la funzionalità dell’organo stesso. Il secondo metodo di infezione da verme solitario è per ingestione delle larve, queste una volta nell’intestino, si sviluppano e si accrescono diventando adulte. In questo caso, l’infezione è intestinale, ma tendenzialmente lieve e annuncia problemi contenuti.

Come detto prima, l’ospite intermedio del verme solitario è il maiale, questo, quando è infetto, espellerà con le feci anche le uova del parassita. In condizione di scarsa igiene, le feci contamineranno terreno e acqua e di conseguenza anche gli alimenti, specialmente se il letame del maiale viene usato in agricoltura come concime delle piante. Così, consumando cibo contaminato, l’uomo verrà infettato dal parassita.

Ma come riconoscere la presenza del verme solitario nel proprio corpo?

I sintomi da verme solitario sono spesso chiari, ma l’infezione resta asintomatica per molto tempo. Il primo sintomo è la perdita marcata di peso, a meno che non ci si stia sottoponendo a dieta alimentare o cambio di stile di vita. La condizione è associata ad astenia, dovuta essenzialmente all’instaurarsi di carenze vitaminiche e nutritive in senso generale. Non sono rari nausea, vomito e mal di pancia.

La prevenzione per questi motivi è importante, è bene lavare accuratamente le mani, la frutta e la verdura, bevendo acqua imbottigliata e cuocendo molto bene la carne di maiale.

Esistono dei rimedi naturali in caso di infezione lieve, la cura farmacologica non può essere in nessun modo sostituita, ma può essere supportata da alcuni rimedi naturali ad attività tenifuga. I più noti per questa infezione da verme solitario sono aglio e cipolla, potenti disinfettanti naturali efficaci per attenuare il problema. Insieme ad aglio e cipolla si aggiungono i semi di zucca tostati, questi contengono fitocomplessi antiparassitari. In cucina e nelle ricette di chi soffre o ha sofferto di questa infestazione non dovrebbero mancare nemmeno semi di sesamo, zenzero, curcuma, carote e anice. Tutti sono utili perché rinforzano le difese intestinali e mantengono la salute della flora batterica residente.

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