Tornado del Brenta – Esattamente un anno fa, nel pomeriggio di mercoledì 8 luglio 2015, uno dei fenomeni meteorologici più violenti della storia si abbatteva sull’Italia: si tratta del violentissimo tornado della Riviera del Brenta, che colpiva la zona di Mira, Dolo, Cazzago e Sambruson è stato uno dei più violenti della storia d’Italia. Più o meno nella stessa zona, un mese fa il 4 giugno 2016 s’è verificato un altro fenomeno (fortunatamente ben più lieve) sulla spiaggia di Sottomarina a Chioggia. Ma il tornado di un anno fa è stato classificato come un F4 sulla Scala Fujita, un fenomeno violentissimo, in una scala che va da F0 a F5 quindi del quinto livello su una scala di sei. I danni sul territorio sono stati analoghi a quelli di una forte scossa di terremoto. Purtroppo c’è stata anche una vittima, 72 feriti e centinaia di sfollati.
La Scala Fujita misura l’intensità di un tornado in base ai danni che il vortice provoca al suolo: per intenderci, è come la scala Mercalli per i terremoti, ben differente rispetto alla scala Richter. Se un tornado è violentissimo con venti fino a 500km/h ma si verifica in una zona disabitata e non provoca alcun danno, neanche viene classificato sulla scala Fujita. Invece se un tornado “debole”, con venti appena superiori ai 100km/h, provoca qualche lieve danno in una zona popolata o comunque con presenza di alberi, allora si classifica a partire dalla categoria F0.
In base ai danni provocati dal tornado di un anno fa nel veneziano, il tornado è stato certamente di categoria F4 nelle aree in cui ha provocato la totale distruzione di case in mattoni e sollevato le auto a grande velocità e distanza. I venti di questa categoria oscillano tra i 270 e i 320km/h, è quindi verosimile che ieri si siano raggiunti i 300km/h.
Le immagini di Villa Fini rasa al suolo a Dolo sono impressionanti, ma le abitazioni in muratura distrutte dal tornado sono tantissime, oltre 100.
In Italia tornado così violenti sono rarissimi. Il tornado considerato più violento della storia del nostro paese è quello del Montello (4 luglio 1930) sempre in Veneto, a Volpago del Montello, in provincia di Treviso. Un evento di categoria F5, con venti fino a 500km/h, che provocò 23 vittime percorrendo 80km di pianura.
Abbiamo poi il tornado di Robecco e Vallescuropasso, nell’Oltrepò Pavese (16 giugno 1957), di categoria F4.
Sempre di categoria F4 il tornado di padovano e veneziano dell’11 settembre 1970: un “mostro” nato sui Colli Euganei ed esauritosi sul litorale del Cavallino provocando 36 morti proprio a Venezia.
Un tornado di categoria F3 ha colpito la Brianza più recentemente, il 7 luglio 2001, fortunatamente senza vittime. Ma sempre in Veneto, altri tornado abbastanza significativi sono stati quelli del 6 giugno 2009 a Vallà di Riese Pio X in provincia di Treviso (categoria F3) e quello del 12 giugno 2012 a Venezia (categoria F2). Il 28 novembre 2012 un tornado di categoria F2 colpiva invece Taranto e Statte.
Il tornado più recente è stato quello del 3 maggio 2013 in provincia di Modena, a Castelfrango Emilia, di categoria F2.
L’evento di un anno fa nel veneziano rientra nella top-4 dei tornado più violenti della storia d’Italia.
Il devastante tornado di Mira e Dolo, fattori d’innesco: ecco il perché di così tanta violenza
Ecco tutte le foto: