Avveniva esattamente il 20 luglio di 40 anni fa l’atterraggio su Marte della missione Viking 1: a sette anni dallo sbarco del primo uomo sulla Luna, giungevano Terra le immagini più dettagliate mai ottenute della superficie marziana. Assieme alla seconda missione lanciata 20 giorni dopo, venne mostrata l’esistenza di crateri, vulcani e canyon, dimostrando per la prima volta che Marte, ospitava un tempo grandi quantità di acqua.
L’esplorazione del pianeta rosso prosegue ancora oggi, anche grazie al rover Curiosity che dal 2012 analizza i campioni di roccia e terreno del Cratere Gale per ricostruire il passato geologico di Marte. Fondamentale poi la missione ExoMars (al quale partecipa anche l’Italia con la sua industria e con l’Agenzia Spaziale Italiana) che raggiungerà l’orbita marziana ad ottobre e che nel 2020 invierà un rover.