Gli esperti del Ministero degli Interni statunitense hanno lanciato l’allarme per il Golfo del Messico, a sei anni dalla “marea nera” di petrolio che mise in ginocchio gli ecosistemi di Mississippi e Louisiana: i tecnici, cui è affidata la protezione delle risorse naturali e ambientali del Paese, ritengono che i grandi bulloni che ancorano le piattaforme petrolifere ai fondali stanno lentamente cedendo e il fenomeno interessa migliaia di pozzi, quasi tutti quelli presenti nel Golfo del Messico, ma anche al largo della California e in Alaska. Si teme quindi un nuovo disastro ambientale che potrebbe purtroppo essere molto simile a quello del 2010 quando un’esplosione sulla piattaforma Deepwater Horizon generò la più grande fuoriuscita di petrolio nella storia degli Stati Uniti.
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Allarme nel Golfo Messico: cedono i bulloni delle piattaforme di petrolio
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