Allerta Meteo, il ciclone “Ulrike” affonda sull’Italia: temporali con forti venti e mareggiate in arrivo al Centro/Sud

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Allerta Meteo – Dopo essere già dilagata sulle regioni settentrionali, a partire dalla serata di ieri, portando nevicate fin sotto i 2000 metri sulle Alpi, con imbiancate a Livigno e nel Passo dello Stelvio, l’aria molto fresca di origine nord atlantica si sta mettendo in marcia verso le nostre regioni centro-meridionali, dove già a partire dalle prossime ore si attende un brusco peggioramento delle condizioni atmosferiche, per forti temporali e l’irrompere improvviso di sostenuti venti dai quadranti settentrionali (maestrale e tramontana sul Tirreno, grecale e tramontana sull’Adriatico), fino a carattere di burrasca. Questo avvezione di aria molto fresca, per non dire fredda nella libera atmosfera, nel cuore del bacino del Mediterraneo è stata prodotta da una temporanea ondulazione del flusso perturbato principale che scorre sopra l’Europa centro-occidentale.

La neve di ieri sera a Livigno
La neve di ieri sera a Livigno

Lo sviluppo di questa saccatura (ondulazione ciclonica) è stato in parte agevolato da un rialzo dei valori di geopotenziale sull’Atlantico francese e britannico, che a sua volta ha impresso una certa spinta meridiana dell’alta pressione delle Azzorre, in direzione delle latitudini settentrionali atlantiche, con massimi barici di oltre i 1030 hpa posizionati in pieno Atlantico.

Gli effetti dell’ingresso dell’aria fresca atlantica sulle Alpi nella serata di ieri

Al contempo l’inasprimento del “gradiente di geopotenziale” e del “gradiente termico orizzontale” sul nord Atlantico, causato da questo aumento del geopotenziale sul medio-alto Atlantico, ha provocato una notevole accelerazione del ramo principale del “getto polare”, il quale scorrendo lungo il bordo più settentrionale della struttura anticiclonica oceanica, dopo averla aggirata, con un “Jet Streak” (massimi di velocità del “getto”), si fionderà sopra le Isole Britanniche e la Francia, con un ampio ramo meridianizzato che raggiungerà importanti velocità notevolissime alla quota isobarica dei 250 hpa.

Le piogge previste per la mattinata di domani, venerdì 15 luglio

L’affondo del ramo discendente del “getto polare” sta alimentando, gonfiandola, la saccatura, riempita da aria piuttosto fredda in quota, sub-polare marittima, in grado di destabilizzare l’intera colonna d’aria durante l’ingresso sul bacino centrale del mar Mediterraneo. Proprio grazie all’alimentazione diretta di questo ramo discendente del “getto polare” presente al traverso della Francia e del Mediterraneo centro-occidentale, che oltre ad allungarla verso le latitudini mediterranee la riempirà di aria piuttosto fredda in quota, la saccatura sopra descritta nel corso delle prossime 12-24 ore dovrebbe riuscire a penetrare sul bacino centrale del Mediterraneo, interessando direttamente le nostre regioni che vedrebbero un aumento della nuvolosità e l’acuirsi dell’instabilità per l’inasprimento del “gradiente termico verticale” e la presenza di un consistente “forcing” dinamico, indotto dalla rotazione ciclonica della stessa, oltre che dai notevoli contrasti termici già menzionati.

Mentre l’asse di saccatura affonda con il proprio perno in direzione del basso Tirreno e della Sicilia, poco più ad ovest la traslazione verso levante dell’anticiclone oceanico accelererà il processo di “CUT-OFF” della saccatura nel suo bordo più meridionale. Quest’ultima, entrando in fase di “stretching”, agevolerà l’incubazione di un minimo depressionario relativo, con annessa goccia fredda in quota, con isoterme, sui -16°C -17°C a 500 hpa che nel corso della giornata di domani sì isolerà a ridosso del Tirreno centrale, per poi traslare rapidamente in direzione del medio-basso Adriatico, con un nuovo minimo depressionario a mesoscala che andrà a scavarsi poco a largo della costa molisana, nei pressi di Termoli.

Le piogge previste per il pomeriggio/sera di domani, venerdì 15 luglio

L’aria sufficientemente fredda presente nella media troposfera, esaltando il “gradiente termico verticale”, oltre a rafforzare il sistema frontale nei bassi strati (parametri frontali in incremento) innescherà intense turbolenze nei medi e bassi strati, favorendo lo sviluppo di nubi cumuliformi piuttosto imponenti che daranno la stura a rovesci e forti temporali che coinvolgeranno soprattutto le regioni adriatiche, dalla Romagna al nord della Puglia, con fenomeni temporaleschi piuttosto intensi che potranno picchiare duro sulle Marche meridionali e sull’Abruzzo, dove si prevedono accumuli pluviometrici davvero molto elevati (localmente anche ben oltre i 100-150 mm), pronti ad essere esaltati dalla sommatoria del “forcing” dinamico in quota (innescato dal passaggio della saccatura in quota) e del “forcing” orografico (quest’ultimo indotto dall’ingresso degli intensi venti da N-NE, frutto del richiamo umido dell’occlusione del minimo barico relativo sull’Adriatico centro-meridionale).

Con questo tipo di configurazione già in passato le regioni adriatiche sono state soggette a violente ondate di maltempo, con piogge intense e forti temporali che hanno scaricato nel giro di poche ore ingentissimi quantitativi di pioggia in aree ristrette. Nel corso del pomeriggio, con la progressiva traslazione del minimo barico relativo, sui 1005 hpa, sul basso Adriatico, la linea del maltempo scivolerà ulteriormente verso sud, interessando il Molise, la Puglia centro-settentrionale, il nord della Basilicata, con successivi possibili sconfinamenti di piogge e rovesci sparsi fin sulla Campania e sulla Calabria settentrionale.

Dalla serata, con l’ulteriore scivolamento verso sud-est del sistema frontale e dell’annesso fronte freddo, mentre sulle coste adriatiche si assisterà ad un lento miglioramento il maltempo si accanirà soprattutto fra la Puglia centro-settentrionale, la Calabria tirrenica e le coste della Sicilia settentrionale, lì dove le correnti a curvatura ciclonica, da NO, trascineranno aria piuttosto fredda nella libera atmosfera sopra la calda superficie del Tirreno, acuendo ulteriormente il “gradiente termico verticale”, che diverrà particolarmente intenso sul settore orientale del basso Tirreno.

Questi notevolissimi contrasti termici fra lo scorrimento dell’aria fredda in quota al di sopra della calda superficie marina instabilizzeranno sensibilmente la colonna d’aria, attivando conseguenti forti moti convettivi che alimenteranno lo sviluppo di diffuse “Celle temporalesche” in aria post-frontale che sotto la spinta dei venti portanti da NO alla quota di 500 hpa si muoveranno sulle coste della Calabria tirrenica e della Sicilia settentrionale, dando luogo a piogge, rovesci e temporali, localmente di forte intensità che ad intermittenza colpiranno i suddetti settori, scaricando precipitazioni localmente anche significative, specialmente fra la notte e la prima mattinata di sabato.

Oltre al maltempo, alle piogge e ai temporali, l’affondo di questa saccatura sui mari che circondano la nostra penisola produrrà un significativo rinforzo della ventilazione settentrionale sui mari che circondano l’Italia, per l’inspessimento del “gradiente barico orizzontale” fra Mediterraneo centrale ed Europa centro-occidentale.

L’inspessimento delle isobare, acuito da un ulteriore spinta zonale dell’alta pressione delle Azzorre in direzione delle Isole Britanniche, determinerà un rinforzo dei venti da NO sul mar di Corsica, mar di Sardegna, Canale di Sardegna e Canale di Sicilia, come sul basso Tirreno.

Credit Lamma

Con l’ulteriore espansione del promontorio anticiclonico oceanico fino alle Isole Britanniche e all’Europa centrale, poco a nord delle Alpi, rischierà di comprimere ulteriormente il già fitto “gradiente barico orizzontale” fra Europa centro-settentrionale e bacino centrale del Mediterraneo. Difatti l’isolamento di un minimo depressionario relativo sul lato meridionale del cuneo dell’anticiclone delle Azzorre sul nord Atlantico, favorirà le condizioni sinottiche adatte per l’attivazione di forti venti dai quadranti settentrionali che spazzeranno gran parte dell’Italia, ed in modo particolare l’Adriatico centro-settentrionale e il Tirreno centro-meridionale.

Credit Lamma

Sarà proprio questa spinta anticiclonica verso levante a spalancare le porte dei freddi venti di maestrale, tramontana e bora che a partire dalle prossime ore, ed in modo nella giornata di domani, spazzeranno buona parte del nostro territorio, arrivando a lambire la soglia d’attenzione, con locali e temporanei rinforzi fino a forza 7 Beaufort, dapprima solo su mar di Corsica, mar di Sardegna e Tirreno centrale occidentale, in successiva estensione dalle prime ore di domani al Tirreno centro-meridionale e all’Adriatico centro-settentrionale, dove invece irromperà una intensa ventilazione da N-NE e Nord che solleverà un moto ondoso piuttosto consistente, con rischio di mareggiate di debole intensità lungo le coste di Marche, Abruzzo e litorale molisano.  Per monitorare la situazione in tempo reale ecco le pagine relative al nowcasting:

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