Il 23 giugno scorso il Parlamento Europeo con una larga maggioranza di voti favorevoli ha approvato la risoluzione per l’attuazione della direttiva sull’efficienza energetica (2012/27/UE), basata sulla relazione della Commissione Europea.
La nuova direttiva si configura come un’importante presa di posizione rispetto al tema della riduzione dei consumi delle fonti di energia fossile e le conseguenti emissioni inquinanti.
Attraverso questa risoluzione il Parlamento UE ha chiarito come, oggi più che mai, sia necessario avviare sempre più concreti ed integrati interventi di riqualificazione energetica, in vista anche degli obiettivi climatici e ambientali dell’Accordo Parigi 2020.
Il provvedimento, sebbene ancora in fase di revisione, chiarisce nel dettaglio le modalità tramite cui attuare le direttive dell’Unione e rispettare gli standard. In particolare, il documento sottolinea come l’incremento dell’efficienza energetica e il conseguente risparmio si costituiscano quali fattori essenziali non solo per il miglioramento e protezione dell’ambiente, ma si contraddistinguano altresì come fattori strategici per il rafforzamento della competitività economica dell’unione stessa, creando nuove opportunità occupazionali; considerando altresì la necessità di importare risorse energetiche estere.
“La risoluzione dell’Unione Europea si costituisce come un segnale di estrema rilevanza per tutti gli stati membri, al fine di definire strumenti in grado di incentivare il settore edile della riqualificazione energetica. In Italia, come anche in altre realtà dell’Unione è necessario che accanto alle dichiarazioni di intenti, segua un’ altrettanto pragmatico sforzo per dare slancio ad un mercato dalle grandi potenzialità occupazionali. – ha dichiarato Virginio Trivella, coordinatore del comitato scientifico di Rete IRENE e comitato promotore di Renovate Italy – Inoltre è cruciale sottolineare che il settore dell’edilizia è il maggiore responsabile dei consumi, il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici è quindi di primaria importanza per ridurre le emissioni di CO2, migliorare la sicurezza energetica e mettere fine alla povertà energetica”.
La direttiva 2012/27/EU chiarisce come, alla luce degli impegni in termini ambientali, sia doveroso e auspicabile da parte degli stati membri, prevedere iniziative politiche ed economiche in grado di incentivare una maggiore consapevolezza rispetto al tema dell’efficientamento energetico e sviluppare il mercato della riqualificazione energetica degli edifici.
La risoluzione approvata dal Parlamento si allinea coerentemente con la mission di Rete Irene, la quale attraverso la straordinaria collaborazione di imprese che operano nel settore della riqualificazione, si qualifica come network in grado non solo di diffondere i buoni principi dell’efficienza energetica, ma rappresenta un soggetto unico in grado di affrontare il tema della riqualificazione in un’ottica sempre più integrata ed inclusiva.
Fare riqualificazione oggi, significa investire sul domani, sia in termini di sviluppo, sia in termini di tutela ambientale, è necessario quindi che le amministrazioni, la cittadinanza e le imprese compiano, insieme, uno strategico passo in avanti, nell’intento di rispettare gli accordi e raggiungere l’ambito obiettivo che prevede per il 2050 uno scenario europeo fatto di edifici ad energia quasi pari a zero.