Leigh Ann Tucker e Chelsea Briganti sono le inventrici del Loliware, il bicchiere che si mangia, un bicchiere così buono che puoi mangiarlo. L’obiettivo è quello di divertire e fare bene all’ambiente. Pensate che il consumo di plastica è assai aumentano negli ultimi anni, quindi l’idea di queste due ragazze è molto originale e di grande importanza. Immaginate di essere a un party, di aver bevuto il tuo cocktail preferito e non sai dove gettare il bicchiere monouso. Immaginate quanti bicchieri non si sprecherebbero più con questa invenzione fantastica! Si, forse non saranno proprio economici, però ne vale la pena.
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Loliware, il bicchiere che si mangia, è fatto di una base creata da una gelatina (agar) che si ricava dalle alghe marine a cui si aggiungono diversi gusti che puoi scegliere abbinabili ai drink (agrumi, tè verde, crostata di ciliegie, vaniglia). Tutto con prodotti naturali senza OGM e senza glutine. «È fatto come una buccia di banana. Anche se non viene mangiato e buttato nella spazzatura, si degrada facilmente e può potenzialmente diventare mangime per gli animali» ha spiegato Tucker a FastCompany.
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Il bicchiere che si mangia è disponibile in confezioni da 15 dollari per quattro esemplari, si caratterizzato per aromi fruttati, piacevoli al palato ma non invasivi, a livello di gusto, rispetto alla bevanda o al cocktail in essi contenuti.