E’ nel suo nuovo Museo diocesano in Calabria il Codex Purpureus Rossanensis, il manoscritto del V-VI secolo d. C., forse il libro illustrato più antico del mondo, recentemente restaurato. Il prezioso codice bizantino è tornato a Rossano Calabro (Cosenza), dove da oggi si può ammirare nel nuovo Museo del Codex, un’area interamente riservata alla sua migliore visione e conoscenza, in modo da offrire ai visitatori ogni strumento di consultazione dell’antico manoscritto e delle sue straordinarie miniature. Il Codex Purpureus Rossanensis, riconosciuto nel 2015 dall’Unesco come patrimonio dell’umanità, è stato affidato nel 2012 all’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e librario del Ministero dei Beni Culturali, affinché venissero eseguite approfondite analisi biologiche, chimiche, fisiche, tecnologiche e tutte le necessarie cure per il suo restauro e la sua conservazione. Il restauro del codice e le operazioni di conservazione del Rossanensis sono state precedute da una serie di indagini ed analisi volte ad indicare l’effettivo stato di conservazione del manoscritto. Il lavoro degli studiosi ha fornito, altresì, significative risposte sulla storia e sull’esecuzione del volume, oltre a dettare importanti indicazioni generali sulla fattura e lettura dei codici di analoga provenienza e periodo storico. Nei tre anni di studio e indagini sul Codex si è giunti ad una ”rilettura” importante del codice stesso. Il Codex è uno straordinario manoscritto la cui colorazione porpora delle carte membranacee (pergamene) conferisce al volume valore di estrema sacralità. Si tratta di un oggetto prezioso, manifestazione di potere, opulenza e prestigio del possessore e della committenza e non poteva che appartenere ad una classe socio-economica assai elevata. Il Codex Rossanensis, opera bizantina del VI secolo dopo Cristo in pergamena color porpora manoscritta e miniata, è estremamente importante sia dal punto di vista religioso sia dal punto di vista della manifattura tali da rendere il substrato scrittorio simile a pochissimi altri esemplari finora esistenti, fra i quali la Genesi di Vienna e i Vangeli di Sinope (Parigi).
Calabria: il Codex Purpureus Rossanensis da oggi nel nuovo Museo di Rossano
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