Per l’infarto, ci sono sostanzialmente due tipi di rischi in estate, “uno è che il caldo abbassa la pressione. Quindi chi assume farmaci antipertensivi deve ridurre, sotto consiglio medico, i calcioantagonisti, altrimenti rischia malori causati da un minor afflusso di sangue al cervello“. Il secondo riguarda l’idratazione: sudando “si perdono sali minerali e questo puo’ causare uno squilibrio elettrolitico che porta ad aritmie cardiache, anche gravi, che possono causare un arresto cardiaco e morte improvvisa“. Per quel che riguarda gli ipertesi, attenzione alla montagna, in quanto “oltre i mille metri la pressione corporea puo’ salire. E questi rialzi pressori aumentano il lavoro del cuore che quindi necessita’ di ossigeno. Meglio, se si e’ a rischio, portarsi un apparecchio per la pressione e farmaci di emergenza“: questi i consigli di Antonio Rebuzzi, responsabile Unita’ Coronarica del Policlinico Gemelli. Via libera a passeggiate di mattina o di sera, in montagna come al mare, cosi’ come sport aerobici come nuoto o bicicletta. Ma “sempre con il senso della misura“.