El Niño ha avuto grande impatto sui bambini; nell’Africa meridionale e orientale circa 26,5 milioni di bambini hanno bisogno di aiuto. L’sos arriva da Unicef che spiega come “il suo impatto sui bambini stia crescendo, così come la fame, la malnutrizione e le malattie continuino ad aumentare a seguito delle gravi siccità e inondazioni causate dall’evento, uno dei più forti mai registrati“. Secondo il rapporto dell”Unicef ‘It’s not over – El Niño’s impact in children’, “c’è una forte possibilità che La Niña – la controparte di El Niño – possa colpire ad un certo punto di quest’anno, acuendo ulteriormente una crisi umanitaria grave che sta colpendo milioni di bambini in molte delle comunità più vulnerabili. I bambini nelle aree più duramente colpite sono sempre più affamati. Nell’Africa meridionale e orientale – la regione maggiormente colpita – circa 26,5 milioni di bambini hanno bisogno di aiuto, compreso oltre 1 milione che necessita di cure per la malnutrizione acuta grave“. “In molti paesi, – registra ancora la nota di Unicef – le già poche risorse sono arrivate al limite e le famiglie colpite arrivano a saltare i pasti e hanno esaurito anche gli ultimi mezzi di sopravvivenza, come ad esempio la vendita di beni. Se non saranno garantiti maggiori aiuti, compreso il supporto nutrizionale urgente per i bambini, decenni di progressi potrebbero essere vanificati. El Niño ha creato problemi per l’accesso all’acqua potabile ed ha incrementato malattie come febbre dengue, diarrea e colera, che sono i maggiori killer dei bambini“. In Sud America, in particolar modo in Brasile, “El Niño ha favorito le condizioni per la proliferazione delle zanzare che possono trasmettere virus Zika, febbre dengue, febbre gialla e chikungunya. Se La Nina dovesse svilupparsi, potrebbe contribuire al diffondersi del virus Zika in aree che ad oggi non sono state ancora colpite“, annota ancora Unicef per la quale “ci sono serie preoccupazioni che l’Africa Meridionale, l’epicentro mondiale per la pandemia dell’AIDS, potrebbero assistere ad un incremento della trasmissione dell’Hiv a causa di El Niño“. “La mancanza di cibo – segnala ancora la nota dell’Unicef – potrebbe avere effetti sull’accesso alle terapie antiretrovirali (Art), dato che i pazienti tendono a non prenderle a stomaco vuoto, e molte persone utilizzeranno le loro limitate risorse per il cibo piuttosto che i trasporti per raggiungere le strutture sanitarie. La siccità può indurre le adolescenti e le donne a prostituirsi per sopravvivere. La mortalità dei bambini che vivono con l’HIV è da 2 a 6 volte più alta per tutti coloro che sono gravemente malnutriti rispetto a coloro che non lo sono“. “Milioni di bambini e le loro comunità hanno bisogno di sostegno per sopravvivere. Hanno bisogno di aiuto per prepararsi ad un eventuale effetto de La Nina che potrebbe aggravare la crisi umanitaria. Hanno bisogno di aiuto per migliorare la risposta al rischio di catastrofi e l’adattamento al cambiamento climatico, che sta causando gli eventi meteorologici più intensi e frequenti“, ha dichiarato Afshan Khan, Direttore Unicef dei programmi di emergenza.