Se n’è parlato tanto, obesità e diabete sono tra i temi più discussi degli ultimi tempi e, gli zuccheri aggiunti nelle merendine, nei cereali e biscotti sono un tema scottante e causa delle patologie prima scritte. Secondo gli esperti, per evitare l’insorgenza di malattie è opportuno limitare gli zuccheri aggiunti, o meglio, diminuirli al 5-10% delle calorie giornaliere ovvero 25 grammi di zuccheri al giorno, corrispondenti a 5 cucchiaini. Molte persone preferiscono iniziare la giornata inzuppando uno o più biscotti nel latte o mangiare una merendina, piuttosto che fare colazione con una frutta o uno yogurt, ma sanno realmente quanti zuccheri questi contengono?
I primi classificati nella lista degli alimenti da supermercato a contenere più zuccheri sono i Pavesini, come conferma Il Fatto alimentare, i quali zuccheri rappresentano circa la metà del peso del biscotto. La situazione non cambia di certo per gli altri biscotti, continua Il Fatto Alimentare, infatti, in 100 grammi di Rigoli Mulino Bianco sono presenti 25 grammi di zucchero (5 cucchiaini). Lo stesso vale per le Farfallegre di Bauli, i Bucaneve di Doria e molti altri biscotti che hanno 1 grammo in meno o in più.
Abbiamo anche parlato di cereali da colazione, pensate che questi abbiano meno zuccheri, dato che i bambini ne fanno maggiore uso? Vi sbagliate, basti citare il Fatto Alimentare per rendersi conto che nei Kellog’s Frosties vi sono ben 37 grammi di zuccheri semplici, che corrispondono a 7 cucchiaini e mezzo, mentre i famosi Nesquik della Nestlé ne contengono 5 (25 grammi di zucchero ogni 100 grammi).
Il muesli, di cui abbiamo più volte parlato, è preferito da molti poichè si pensa che questo sia più sano e quindi si opta per una colazione salutare. Sbagliato anche questo, il muesli, contiene anch’esso una quantità di zuccheri aggiunti, per esempio nel muesli della Cameo vi sono 5 cucchiaini di zucchero, se pensate che coni riccioli al cioccolato risolverete la situazione, eccovi serviti altri 4 cucchiaini di zucchero in 100 grammi. Qualcuno nel latte, ha la cattiva abitudine di aggiungere altro zucchero, nonostante lo zucchero sia già presente sotto forma di lattosio; in questo modo, si consumano quei 2-3 cucchiaini in più dell’arco della giornata.
