La rivincita di spaghetti, mezze maniche e rigatoni sui chili di troppo. Mangiare pasta non fa ingrassare, anzi. Secondo una ricerca tutta italiana, a differenza di quanto si tende a pensare, il consumo di questo alimento tipico della dieta tricolore è associato con una diminuzione dell’indice di massa corporea. Insomma, la pasta sarebbe amica della linea. E’ quanto emerge da uno studio, condotto dal Dipartimento di Epidemiologia dell’Irccs Neuromed di Pozzilli, che rende giustizia a questo elemento fondamentale della dieta mediterranea, mostrando come il consumo di pasta è in realtà associato a una ridotta probabilità di obesità, sia generale e addominale. L’Adnkronos ha interpellato rappresentanti della comunità scientifica, dell’industria, del mondo dello sport e dello spettacolo che con la pasta hanno un rapporto quotidiano. Da Antonio Migliaccio, medico nutrizionista, specialista in Gastroenterologia e presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione, all’imprenditore Francesco Divella; dall’Associazione dell’Industria del Dolce e della Pasta Italiane (Aidepi) a Fabio Pigozzi, presidente della Federazione internazionale di medicina dello sport, rettore e professore ordinario di Medicina interna all’università degli studi Foro italico di Roma. Per arrivare a due testimonial d’eccezione, dalla conduttrice Rai Caterina Balivo al campione di scherma Aldo Montano.
L’imprenditore – “Dietro ogni pacco di pasta ci sono le calorie: 380 per 100 grammi. Se una dieta ne prevede 1200, è chiaro che non fa ingrassare, per arrivarci ce ne vuole“. Semplice e diretto l’ex parlamentare e imprenditore Francesco Divella, parlando all’Adnkronos, si dice stupito di come ci sia voluto tanto tempo per capire che “la pasta è amica della linea, bastava leggere dietro la confezione, ora l’hanno scoperto?“. La prova scientifica delle virtù di spaghetti, mezze maniche e rigatoni è arrivata, infatti, solo qualche giorno fa, da uno studio, condotto dal Dipartimento di Epidemiologia dell’Irccs Neuromed di Pozzilli. “Certo poi dipende dal condimento – aggiunge Divella -, se la condisci con la salsiccia e altri ingredienti non proprio dietetici, allora non è più così dietetica. Parlo di un buon piatto di pasta con un sugo semplice come pomodoro e basilico“. Racconta poi la sua esperienza personale. “Quando ero a Roma mangiavo un piatto di pasta e una birra piccola a pranzo, la sera un po’ di carne e verdure – racconta sorridendo – e dimagrivo un chilo e mezzo a settimana ogni volta che venivo nella Capitale. Il dolce, il vino a tavola, magari più di un calice a cena, a quelli bisogna stare attenti e magari fare un po’ di attività fisica in più quando si esagera“.
I pastai – L’industria italiana della pasta, rileva l’Associazione dell’Industria del Dolce e della Pasta Italiane (Aidepi), ha preservato la propria tradizionale posizione di preminenza con oltre 3.246.490 tonnellate di pasta, prodotte nel 2015, per un valore di mercato da 4.747 milioni di euro pari a +3% rispetto al 2014. Il consumo pro-capite nel nostro Paese è stato pari a 23 chili e mezzo sempre l’anno scorso. Le esportazione sono state molto elevate nel 2015 pari a 1.823.964 tonnellate di pasta, destinate all’estero. In testa alla classifica dei Paesi importatori di pasta la Germania, il Regno Unito e Francia. Quarto mercato Stati Uniti e Giappone in quinta posizione. In pratica più della metà della nostra produzione di pasta di qualità, di tutti i formati, finisce sulle tavole straniere” dicono dall’Aidepi.
‘Promossa’ anche dal mondo dello sport – Fabio Pigozzi, presidente della Federazione internazionale di medicina dello sport, rettore e professore ordinario di Medicina interna all’università degli studi Foro italico di Roma, conferma la ‘rivincita’ di spaghetti e penne rigate sui chili di troppo. “La ricerca – commenta Pigozzi all’Adnkronos Salute – dimostra ancora un volta come la dieta mediterranea abbia un ruolo strategico per il mantenimento dello stato di salute e come la pasta non abbia affatto un effetto negativo sulla forma fisica. Dipende ovviamente dalla quantità che se ne assume e dal condimento che la accompagna: è diverso il discorso per due etti di rigatoni alla pajata o un etto di spaghetti al pomodoro fresco“. “Ma sta di fatto che la pasta, insieme al riso e alle patate in altre aree geografiche, rimane l’alimento migliore nella dietetica applicata allo sport: questi cibi sono sempre presenti nel pasto principale prima della competizione per la loro facile digeribilità. Nella strategia di un pasto pre-competitivo, che va consumato 3 ore prima della gara – prosegue l’esperto – è infatti necessario assumere cibi di facile digeribilità, e la pasta offre tutte quelle caratteristiche per mantenere uno stato energetico ottimale“. Il medico sottolinea infine “l’importanza nello sportivo di una dieta equilibrata, ben bilanciata e con un uso cauto di integratori: lo standard abituale dell’atleta a tavola deve essere ‘classico’, e la pasta è la scelta numero uno, senza alcun timore che possa far ingrassare“.
Il campione – “La pasta fa da sempre parte della mia dieta, mi aiuta a tenermi in forma. La mangio tutti i giorni o a pranzo o a cena, mi piace molto e non ne potrei fare a meno“. Il campione olimpico, Aldo Montano, ammette il suo amore per la pasta, un alimento che non manca mai sulla sua tavola e che lo aiuta anche a tenersi in forma, dandogli la ‘benzina’ giusta per allenarsi al massimo in vista di Rio 2016. “I carboidrati sono essenziali per noi sportivi per poter dare il massimo negli allenamenti e nelle competizioni e in più la pasta è un alimento molto digeribile“, aggiunge la medaglia d’oro nella sciabola individuale all’Adnkronos. Il 37enne livornese concorda con la ricerca, condotta dal Dipartimento di Epidemiologia dell’Irccs Neuromed di Pozzilli, secondo la quale, a differenza di quanto si tende a pensare, il consumo della pasta è associato con una diminuzione dell’indice di massa corporea. “Assolutamente sì, la cosa fondamentale è quella di non esagerare con le porzioni o con i condimenti. Consiglio a tutti un bel piatto di pasta al pomodoro e basilico, perfetto anche per chi sta a dieta“.