Dalla Spagna un’immersione nella realtà virtuale grazie alle nuove tecnologie, per vincere con l’aiuto degli avatar le fobie, ma anche superare le difficoltà nei rapporti sociali e nelle relazioni tipiche della sindrome di Asperger. Indra, Fondazione Universia e U-tad (Centro Universitario de Tecnología y Arte Digital) hanno firmato un accordo di collaborazione per la creazione di una cattedra di ricerca in tecnologie accessibili, il cui primo progetto è ‘CicerOn VR speech coach‘: un’applicazione che, attraverso tecniche immersive di realtà virtuale, consentirà alle persone con sindrome di Asperger di allenarsi a interagire con altre persone e nelle attività di parlare in pubblico. In pratica, la realtà virtuale verrà utilizzata per la riabilitazione.
Il progetto CicerOn, realizzato da ricercatori, medici e studenti di U-tad, permetterà di parlare in pubblico, aiutandoli a ridurre la paura, l’ansia e la fobia derivanti da situazioni di questo tipo e migliorando così le prestazioni scolastiche e professionali. L’applicazione consentirà agli utenti di interagire con avatar virtuali attraverso tecniche di ‘gamification‘, ossia dinamiche di gioco in ambienti non ricreativi. Previsti diversi livelli di difficoltà, ai quali si andranno man mano a incorporare interazioni, interruzioni, rumori e così via, che permetteranno all’utente di migliorare sia il contatto che la comunicazione con il pubblico. A garanzia di un utilizzo facile, fruibile e poco costoso, l’applicazione potrà essere utilizzata con occhiali stereoscopici e con uno smartphone che consentiranno all’utente, senza la necessità di un’installazione complessa, di contare su un coach virtuale nella propria casa. Altra opzione disponibile è quella di poter accedere alla soluzione grazie a un telecomando e un dispositivo di realtà virtuale con migliori prestazioni e in grado di creare un ambiente virtuale più realistico. In questo modo l’utente sarà portato a percepire l’esperienza come un videogioco, anziché un sistema di training terapeutico. Essendo un progetto multidisciplinare, i livelli e i moduli saranno definiti da un team di lavoro formato da esperti in diverse discipline e guidati da Laura Raya, direttore del progetto da parte di U-tad.
Insieme a lei, parteciperanno ricercatori di realtà virtuale, gamification, intelligenza artificiale, comunicazione, public speaking, visual design, ma anche psicologi e pedagoghi specializzati. Per determinare la validità terapeutica di CicerOn e l’impatto reale, saranno coinvolte nel progetto anche le associazioni Asperger di Spagna, che offriranno supporto e daranno consigli sulle linee guida da seguire con i pazienti affetti dal morbo e sulla sua evoluzione sociale, essenziale per lo sviluppo e implementazione del sistema. Inoltre sarà promossa la partecipazione, in alcune fasi del progetto, di studenti con disabilità, ossia i membri della community universitaria U-tad, che parteciperanno al progetto non solo nella valutazione del sistema ma anche come sviluppatori. Grazie alle capacità di coaching allìinterno della realtà virtuale, CicerOn potrà essere utilizzato anche da persone poco abituate al public speaking, ma che vogliano migliorare le proprie capacità comunicative sia nell’ambito universitario che lavorativo, promettono gli ideatori.