Macine, Tarallucci, Galletti e Girotondi, questi sono tra i prodotti che la Mulino Bianco ha deciso di mettere sul mercato senza olio di palma. Annuncia di aver sostituito in oltre 30 prodotti l’olio di palma con altri oli. E’ una svolta, basti pensare che fino a poco tempo fa la Mulino Bianco era una delle aziende impegnate nella campagna pubblicitaria per promuovere l’immagine dell’olio di palma costata dieci milioni di euro. Si tratta di strategie di marketing o semplice ingenuità? Fatto sta che l’azienda, pubblica sul sito una pagina con le foto di 32 prodotti senza olio di palma, e promette di cambiare le ricette anche a biscotti sopra citati.
Il Fatto Alimentare insieme a Great Italian Food Trade ha lanciato la campagna contro l’invasione dell’olio di palma, incitando più volte la Mulino Bianco a cambiare le ricette, ma mentre i due soci rilasciavano dichiarazioni a favore dell’olio, i ricercatori cambiavano le ricette sostituendo l’olio di palma con quello di girasole e d’oliva. Il Fatto Alimentare ha vinto la battaglia iniziata ben un anno fa, perché la decisione di Mulino Bianco indurrà le aziende che non hanno ancora provveduto a modificare le ricette per non perdere quote di mercato. “È stato difficile convincere i manager delle grandi aziende supportati da un gruppo di nutrizionisti con gravi conflitti di interesse a fare cambiare gli ingredienti, ma alla fine ce l’abbiamo fatta” dichiarano. Mulino Bianco non è il primo gruppo ad avere cambiato filosofia, i pionieri sono stati Colussi-Misura, Esselunga, Gentilini e Coop. Il prossimo potrebbe essere Ferrero visto che nel nuovo nuovo assortimento propone quattro merendine Kinder senza olio tropicale, dice il Fatto Alimentare.
A seguito il link del Fatto Alimentare http://www.ilfattoalimentare.it/mulino-bianco-biscotti-barilla-olio-di-palma.html
Ecco la lista di tutti i prodotti con ricetta cambiata: http://www.ilfattoalimentare.it/mulino-bianco-barilla-olio-di-palma.html