Come vi avevo anticipato giorni fa il passaggio dell’intensa “onda di Kelvin”, proveniente dal Pacifico centrale (lungo la linea di cambiamento data), sta favorendo lo sviluppo di una serie di tempeste e sistemi depressionari tropicali organizzati sul Pacifico orientale. Da circa un paio di settimane, grazie all’elevato posizionamento dell’ITCZ lungo il Pacifico orientale si stanno delineando le condizioni meteo/climatiche ideali per lo sviluppo di tempeste tropicali o uragani. In questo tratto di oceano Pacifico, a largo dell’America centrale, la formazione della perturbazione tropicale è agevolato dal considerevole sollevamento verso nord dell’ITCZ che sta contribuendo a rinforzare il flusso monsonico davanti le coste dell’America centrale, con l’attivazione di una moderata ventilazione meridionale che si propaga fino agli 8° 10° di latitudine nord. Questi sostenuti venti meridionali sono collegati al flusso dell’Aliseo di SE (attivo nell’emisfero australe), che dopo aver oltrepassato la linea dell’equatore, a causa dell’innalzamento di latitudine dell’ITCZ, irrompe sull’emisfero boreale, con una ventilazione da Sud e S-SO, che sale di latitudine (fino ai 10° di latitudine nord), piegando più da SO, e tende ad interagire e a convergere con le correnti orientali, legate all’Aliseo di NE (sull’emisfero boreale), in uscita dalle alture dell’America centrale.
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Onda di Kelvin ed elevazione dell’ITCZ: boom di cicloni tropicali, occhi puntati sulla tempesta “Blas”
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