Previsioni Meteo: primo “break estivo”, il flusso perturbato atlantico sta per raggiungere il Mediterraneo

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Ormai altre 48 ore di pazienza, dopo di che il caldo e l’afa di questi giorni cominceranno ad avere le ore contate. Di certo c’è che la prima lunga ondata di calore dell’estate 2016 sta per giungere al capolinea. Già a partire dai prossimi giorni, come già ampiamente spiegato negli articoli dei giorni scorsi, assisteremo ad un radicale cambio della circolazione atmosferica sull’area euro-atlantica, per il temporaneo abbassamento di latitudine del flusso perturbato principale che scorre al traverso dell’Europa centro-occidentale. L’ondulazione ciclonica che si verrà a scavare tra la Francia e la Germania riuscirà a scivolare fin sul bacino centrale del Mediterraneo, spalancando le porte al peggioramento che a partire dalla prossima serata comincerà ad interessare le Alpi, le Prealpi e le aree pedemontane del nord, con lo sviluppo di imponenti annuvolamenti cumuliformi che daranno la stura a piogge, rovesci e a dei temporali sparsi, localmente anche di forte intensità. Dal punto di vista sinottico questo “break estivo” sarà indotto dalla temporanea “meridianizzazione” del promontorio anticiclonico delle Azzorre, il quale a partire domani inizierà ad elongare i propri elementi più settentrionali in direzione dell’Atlantico britannico e dell’Irlanda, con l’isobara di 1020 hpa pronta a spingersi fin sul nord dell’Inghilterra.

Lungo il bordo orientale di questa struttura anticiclonica, che presenterà massimi barici di oltre 1030 hpa in pieno Atlantico, l’inspessimento del “gradiente di geopotenziale” in quota favorirà il sensibile rafforzamento di un ramo discendente del “getto polare” che dalle Isole Britanniche si fionderà fino al bacino centrale del Mediterraneo, raggiungendo il Tirreno e le nostre regioni più meridionali.

Il rafforzamento del ramo discendente del “getto polare” avrà il merito di gonfiare e prolungare verso le basse latitudini l’asse di saccatura che dal mar del Nord, attraverso la Francia orientale, la Germania e la Svizzera, scivolerà fino alle nostre regioni meridionali, determinando l’innesco di una circolazione depressionaria per effetto sottovento alle Alpi che si andrà ad isolare in prossimità delle nostre regioni settentrionali, prima di traslare molto velocemente in direzione del medio Adriatico, con l’annesso sistema frontale nei bassi strati che precederà l’ingresso dell’aria più fresca di origine nord atlantica.

Venerdì 15 LuglioAl tempo stesso l’infittimento di isobare che si verrà a determinare tra le Isole Britanniche, l’Europa centrale e il Mediterraneo centrale, ulteriormente enfatizzato dalla spinta verso l’Irlanda dei massimi di pressione di oltre 1030 hpa facenti capo all’anticiclone delle Azzorre, determinerà l’attivazione di un flusso di correnti dai quadranti settentrionali che dalle Isole Britanniche si fionderanno sulla Francia, per poi “dipanarsi” sul Mediterraneo tramite la valle del Rodano, sotto una sostenuta ventilazione di “mistral” che dal Golfo del Leone si propagherà molto velocemente al mar Tirreno, scivolando fino alle nostre regioni più meridionali con sostenuti, a tratti pure intensi, venti da NO e N-NO, in grado di raggiungere picchi di oltre i 60 km/h.

Ventilazione che causerà anche un sensibile aumento del moto ondoso, rendendo tutti i mari che circondano l’Italia da mossi a molto mossi, fino a localmente agitati a largo, come il mar di Corsica, mar di Sardegna e Canale di Sicilia.

Quest’aria decisamente fresca, di origine temperata oceanica, in sfondamento dal Rodano ed in parte anche dalla porta delle Alpi Dinariche (Balcani) venendo così parzialmente “continentalizzata”, scalzerà di colpo lo strato di aria molto calda e impregnata di umidità che da giorni staziona nei bassi strati, soprattutto in prossimità delle pianure e delle vallate delle nostre regioni, dopo interi giorni di circolazione particolarmente “lasca” nei medi e bassi strati, agevolando così la formazione di intensi moti convettivi, con un “forcing” convettivo che a partire da domani favorirà lo sviluppo di “Cellule temporalesche” e più grossi sistemi temporaleschi a mesoscala che colpiranno soprattutto il Veneto, l’Emilia e parte del Friuli, dove non si potranno escludere fenomeni temporaleschi localmente di forte intensità, accompagnati da forti colpi di vento (“downbursts”), attività elettrica a fondoscala e persino occasionali grandinate.

Alcuni di questi temporali entro la serata di domani si potranno estendere fino al nord della Toscana, alla Romagna e alle Marche, portando forti rovesci accompagnati da un sostanziale calo delle temperature e dalla rotazione della ventilazione, dai quadranti occidentali a quelli settentrionali. Da giovedì, con lo scivolamento del minimo depressionario relativo isolatosi sottovento alle Alpi verso l’Adriatico centrale, il grosso del maltempo scivolerà sulle coste del medio-alto Adriatico, con rischio di rovesci e di forti temporali, e intensi colpi di vento, che guadagneranno strada verso l’Abruzzo, il Molise e probabilmente pure sul nord della Puglia.

Venerdì, allorquando il minimo depressionario relativo si sarà allontanato verso i Balcani, la coda del fronte freddo associato traslerà rapidamente verso la Calabria e le coste della Sicilia tirrenica, favorendo lo sviluppo di altri rovesci e di temporali a carattere sparso, con accumuli pluviometrici che verranno in parte enfatizzati dal “forcing” orografico prodotto dai rilievi della Sicilia tirrenica nei confronti delle fresche e umide correnti da NO e N-NO. Le temperature faranno registrare un autentico crollo, tanto che si potranno perdere fino a -7°C -8°C, localmente anche più, rispetto ai valori registrati in questi ultimi giorni.

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