Essere punti da una medusa mentre si è in acqua è una situazione sgradevole che si presenta sempre più frequentemente.
Mantenere la calma, senza gridare ed agitarsi, non è un’operazione semplice, ma è la soluzione migliore da adottare per mantenere la situazione sotto controllo.
Prurito, bruciore e rossore, sono i primi sintomi che si avvertono, e il primo passo da compiere è quello di uscire celermente dall’acqua cercando di restare tranquilli.
Agitandoci infatti il nostro organismo sarà portato a produrre maggiormente adrenalina e le tossine rilasciate dalla medusa circoleranno più rapidamente nel corpo.
I sintomi della puntura di medusa sono provocati dalle cellule urticanti che si trovano sui tentacoli: è come se si verificasse un’ustione vera e propria i cui effetti si sentiranno per molti giorni.
Nel caso in cui si avvertissero altri sintomi più gravi, come sudorazione, confusione, vertigini, difficoltà nella respirazione, mal di testa, nausea, vomito ed eruzione cutanea, si potrebbe sfociare in uno shock anafilattico ed è meglio allertare prontamente il 118 e affidarsi a menti esperte.
I rimedi consigliati sono facili ed efficaci: un gel astringente al cloruro di alluminio per lenire il prurito e bloccare la diffusione delle tossine, sarà la soluzione ottimale. Oppure si potrebbe optare per altri rimedi naturali, come gli impacchi di acqua e bicarbonato che disinfetterà le ferite, o l’aceto bianco che ridurrà l’intensità del dolore.
Assolutamente da sfatare il mito della pipì: secondo gli esperti infatti “Una puntura di medusa può essere estremamente dolorosa, ma cercando di trattarla con l’urina non migliorerà le cose. L’urina non ha la chimica giusta per risolvere il problema”.