Da rifiuto a materia prima, all’insegna dell’economia circolare. In Toscana ben 7.690 tonnellate di pneumatici fuori uso (Pfu) sono state raccolte e recuperate nei primi sei mesi del 2016 da Ecopneus e riciclate in gomma per superfici sportive, asfalti silenziosi e duraturi, isolanti acustici, antivibranti ed energia sostenibile per famiglie e imprese. Pari in peso a 854mila pneumatici da autovettura, potrebbero coprire la superficie di 30 campi da calcio. I dati sono stati diffusi oggi in occasione del corso di “Impianti Aperti-Ecopneus“, seconda tappa del 2016 dell’iniziativa che mostra da vicino alle istituzioni, al mondo industriale, agli organi di controllo e alla cittadinanza come viene gestito il processo di raccolta e recupero degli Pfu e soprattutto fa conoscere le tantissime possibilità di impiego di questo prezioso materiale.
L’appuntamento si è svolto presso la Dife di Serravalle Pistoiese, azienda partner di Ecopneus specializzata nella raccolta, stoccaggio e trasporto di Pfu. La filiera strutturata da Ecopneus in Toscana si avvale anche dell’attività dell’azienda “Microgomma energia” di Abbadia Montepulciano, specializzata invece nella granulazione di Pfu. Attraverso un processo di frantumazione meccanica in passaggi successivi, il pneumatico a fine vita viene ridotto in frammenti sempre più piccoli fino ad arrivare alla separazione delle tre componenti di cui è costituito: fibre tessili, acciaio e principalmente polimero di gomma. Un concreto esempio delle possibilità di impiego di questo prezioso materiale sono le installazioni realizzate a Festambiente, il festival annuale di Legambiente che si tiene a Rispescia.
Grazie ad Ecopneus negli anni sono state realizzate aree relax per famiglie, campi da calcio, aree gioco per bambini, piste ciclabili, sedute e panchine in gomma da riciclo. Anche l’auditorium del Festival è stato riqualificato acusticamente grazie alle proprietà fonoisolanti e fonoassorbenti della gomma da riciclo. Un virtuoso sistema di green economy che oltre ad assicurare il corretto trattamento dei pneumatici a fine vita genera positivi impatti economici, ambientali e sociali. Un esempio sono gli interventi straordinari portati a termine da Ecopneus in due “stock storici” nella Regione: grandi accumuli di Pfu formati in passato spesso a seguito di vicende al limite della legalità. Nel 2013, 1.200 tonnellate di Pfu sono state rimosse da un deposito abbandonato ad Aulla, mentre nel luglio 2015 altre 2.000 tonnellate sono state prelevate a Rapolano dalla cosiddetta “collina della vergogna” dove da 10 anni giacevano abbandonati. I due interventi sono stati portati a termine con risorse economiche Ecopneus senza nessun costo per l’Amministrazione Pubblica. AdnKronos