E’ ormai il settimo giorno consecutivo: il Sole non mostra neppure una singola macchia solare sulla sua superficie, sembra quasi una “palla da biliardo”. L’ultima volta in cui le Regioni Attive sono scomparse per una settimana è stato nel dicembre 2010: in quel caso il Minimo Solare stava terminando, ora invece sta avendo inizio.
Il ciclo solare è un pendolo, oscilla avanti e indietro tra periodi di alti e bassi relativamente al numero di macchie solari ogni 11 anni. Il fatto che oggi il Sole sia privo di Regioni Attive è un segnale che il pendolo sta oscillando verso un numero ridotto di macchie solari: in altre parole, siamo vicini al Minimo Solare.
Secondo i previsori, il prossimo Minimo Solare arriverà nel 2019-2020. Nei prossimi 3-4 anni si registreranno numerose assenze di macchie solari: inizialmente saranno periodi di alcuni giorni, poi settimane e infine mesi. In ogni caso il meteo spaziale non smetterà di riservare sorprese, in quanto il Minimo Solare genera numerosi cambiamenti: ad esempio, le emissioni di estremo ultravioletto diminuiranno, l’atmosfera superiore della Terra si raffredda e collassa. Ciò consente alla spazzatura spaziale di accumularsi attorno al pianeta. Inoltre, l’eliosfera si contrae, portando lo spazio interstellare più vicino alla Terra. I raggi cosmici galattici penetrano nel sistema solare interno con relativa facilità, sicché, un’ondata di raggi cosmici è in arrivo: queste particelle riescono a penetrare più facilmente nel Sistema Solare e se colpiscono la Terra possono creare problemi ai satelliti e ai sistemi di comunicazione. Inoltre, nel periodo di minima attività, è più probabile che si formino i buchi coronali.