Dopo aver realizzato le trivelle per Rosetta ed ExoMars, Leonardo si prepara a sbarcare sulla Luna con tecnologie all’avanguardia per studiare le profondità del nostro satellite, in preparazione di possibili future missioni umane. Il colosso aerospaziale italiano ha infatti firmato oggi, al Farnborough Air Show, un contratto con l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) per lo sviluppo del sistema che permetterà all’Europa di esaminare più in profondità il sottosuolo della Luna. Nel dettaglio, Leonardo sarà impegnata per due anni nella progettazione, realizzazione e test del prototipo di Prospect, contributo europeo chiave per la missione Luna-Resurs. Frutto della collaborazione tra Esa e l’agenzia spaziale russa Roscosmos, con il fondamentale supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi e di quella britannica Uk Space Agency, la missione Luna-Resurs dovrebbe portare nel 2021 una sonda di circa una tonnellata sulla Luna alla ricerca di acqua e materie prime utilizzabili per la costruzione di una futura base permanente.
In particolare, il Prospect (Package for Resource Observation, in-Situ analysis and Prospecting for Exploration Commercial exploitation and Transportation) è un laboratorio automatico, costituito da una trivella robotica e da una suite di strumenti scientifici, che Leonardo svilupperà in collaborazione con la britannica Open University. Il sistema, spiega Leonardo, “perforerà il suolo lunare fino ad una profondità di due metri, prelevando campioni di materiale e distribuendoli per l’analisi agli strumenti scientifici a bordo della sonda“. Il sistema, sottolinea l’azienda, verrà testato da Leonardo “in un ambiente che replicherà le caratteristiche del Polo sud lunare dove si troverà a operare: il vuoto cosmico e una temperatura di 170 gradi centigradi sotto zero“. Con un’ampia gamma di competenze, dallo sviluppo di equipaggiamenti e sensori hi-tech alla fornitura di servizi satellitari fino alla manifattura di satelliti e di strutture orbitanti, Leonardo, evidenzia la società “è protagonista in tutte le missioni spaziali internazionali più importanti“.