Il grafene ha numerose applicazioni e tra tutte promette anche di rivoluzionare l’internet delle cose: è stato costruito dai ricercatori del Politecnico Federale di Losanna, guidati da Clara Moldovan, il primo dispositivo in grado di rendere le comunicazioni wireless più efficienti e veloci.
Per poter dialogare tra loro gli oggetti connessi devono lavorare su piattaforme differenti e funzionare su frequenze diverse. I sistemi wireless sono dotati di circuiti riconfigurabili, ma queste tecnologie utilizzano silicio o metalli, che non si adattano bene alle alte frequenze, quelle in cui i dati possono viaggiare più velocemente. Ecco che qui subentra il grafene: ”E’ applicando una tensione che possiamo sintonizzare i nostri condensatori a una determinata frequenza, proprio come sintonizziamo una radio sulle diverse stazioni”, ha dichiarato Clara Moldovan. Inoltre il dispositivo descritto su Nanoletters è molto piccolo (circa 0,05 cm), è a basso consumo energetico e può anche essere flessibile. ”Un condensatore tradizionale dovrebbe essere mille volte più grande per ottenere la stessa efficienza“.
