Turismo: con “Extra Umbria” alla scoperta delle eccellenze nascoste della regione

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Un viaggio nella regione di San Francesco, pensato per turisti stranieri, con cui “promuovere piccole attività produttive locali” dell’Umbria, mettendo in luce lo sforzo compiuto dalle aziende “tradizionali che si mostrano in grado di rinnovarsi“. E’ da questi presupposti che Paola Butera, esperta di marketing territoriale e direttrice della rivista ‘4aMagazine’, ha elaborato la guida in inglese ‘Extra Umbria 2016‘ , pubblicato da 4aMedia S.r.l. Un lungo itinerario alla scoperta “di luoghi ed attività locali lontane dagli stereotipi. Ho viaggiato per l’Umbria un anno, cercando le cose interessanti che descrivessero l’anima e il cuore del territorio umbro“, racconta Butera che aggiunge: “Questa guida è stata prodotta da privati e finanziata dalle aziende che sono citate“. Ad essere presentato è un percorso che si snoda intorno a quattro aree particolari: “Sono andata alla ricerca – spiega Butera – di quattro aspetti che caratterizzano l’Umbria: l’artigianato, i servizi, l’accoglienza e il cibo“. Aspetti in cui si articola la vita quotidiana dell’Umbria che l’autrice ha declinato individuando le eccellenze del territorio meno conosciute. “I ‘Servizi’ di cui parlo – evidenzia Butera – sono molto particolari e tutti da scoprire: parlo, ad esempio, di un cuoco che prepara i pasti a casa dei commensali, oppure di una pasticcera che offre dolci tipici e li consegna a casa o in albergo. E poi parlo di un antico laboratorio di tessitura di Perugia, nato in una chiesa sconsacrata, che è stato trasformato in un museo. Per quanto riguarda il tema del ‘Cibo’, parlo dell’olio d’eccellenza e della produzione di birra artigianale. C’è un’azienda in Umbria -sottolinea l’autrice – che coltiva il grano e con questo produce il pane che poi vende“. Butera, romana trasferitasi a Gubbio, mette in luce, quindi, realtà di nicchia, per lo più poco note, che possono avere un ‘appeal’ in particolare per i turisti stranieri. “Cerco di far conoscere all’estero – afferma – eccellenze che non si conoscono. Non farò delle guide per i turisti italiani: sono orgogliosa di fare conoscere all’estero queste realtà belle pulite semplici senza apparenze“. Quanto ai progetti futuri, Butera anticipa che “mi piacerebbe raccontare zone poco conosciute delle nostre regioni. Mi piacerebbe far conoscere anche la Basilicata meno nota e i posti meno conosciuti del Molise“.

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