Vasta linea di temporali pre-frontali tra i Balcani e i Paesi Baltici, possibili fenomeni violenti con grandinate e colpi di vento

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Altra giornata di temporali particolarmente intensi sul continente europeo. In queste ore una serie di sistemi temporaleschi alla mesoscala, più o meno organizzati, sono in azione su tutta l’Europa centro-orientale, dall’area balcanica fino alla Polonia orientale, l’ovest dell’Ucraina e le Repubbliche Baltiche. Particolarmente attivi risultano i temporali che da qualche ora stanno interessando i Balcani, ed in modo particolare paesi come la Bosnia Erzegovina, la Serbia, le aree montuose più interne del Montenegro e la Macedonia, dove si sono sviluppati imponenti “multicelle” (aggregato di più “Celle temporalesche” autonome) che stanno dando la stura a forti rovesci temporaleschi, accompagnati da una intensa attività elettrica e forti colpi di vento.

IRT_pubDesta particolare interesse il grosso “Cluster temporalesco” ora spostatosi nel sud-ovest della Serbia che presenta una struttura davvero imponente, alimentata da fortissimi “updrafts” capaci di spingersi fino ai limiti superiori della tropopausa, oltre i 12-13 km di altezza. Sotto questi enormi cumulonembi temporaleschi, viste le violente correnti ascensionali in gioco, saranno possibili fenomeni particolarmente violenti, come fortissime precipitazioni, con elevati indici di rain/rate, o locali ma intense breve grandinate, con chicchi anche di medie e grosse dimensioni.

La vasta linea di temporali estesa dai Balcani fino all’Estonia

Ma non sono da meno i temporali presenti sull’est della Polonia, in Bielorussia o nel sud-ovest della Russia europea, i quali seppur organizzati più in singole “Cellule temporale” sparpagliate localmente sono in grado di scaricare precipitazioni particolarmente rilevanti, con una cospicua attività elettrica e colpi di vento che precedono l’avanzata del muro di pioggia, come quelli sulla Polonia orientale. La maggior parte di questi sistemi convettivi a mesoscala si è sviluppata al traverso di un modesto sistema frontale che dalle Repubbliche Baltiche e la Polonia tenta di avanzare gradualmente verso levante, spostandosi in direzione della Bielorussia, della Russia e dell’Ucraina.

Ma l’avanzata verso est di questo sistema frontale viene rallentata dall’ampio promontorio anticiclonico sub-tropicale che dal Mediterraneo centrale si protende fino in direzione del mar Nero e dell’Ucraina, garantendo condizioni di generale stabilità atmosferica, con un campo termico largamente positivo nei bassi strati (temperature ben superiori alle medie del periodo).

Questa situazione di blocco sta favorendo la formazione di questi intensi temporali pre-frontali che si presentano allineati dai Balcani fino all’Estonia, come a formare quasi un unico fronte temporalesco che spacca in due il vecchio continente. L’innesco dell’attività convettiva, inoltre, è supportato dalla presenza nei bassi strati di aria particolarmente calda e umida che oltre ad inasprire il “gradiente termico verticale” contribuisce a fornire il carburante ideale per alimentare le forti correnti ascensionali che generano i grossi cumulonembi temporaleschi, quelli responsabili dei fenomeni precipitativi più intensi.

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