Astronomia, stelle cadenti e congiunzioni: cosa ci riserva il cielo del mese di agosto 2016

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Il cielo di agosto come ogni anno, riserva eventi astronomici unici e suggestivi: dalle congiunzioni alle “Lacrime di San Lorenzo”, ecco cosa ci riserva nel dettaglio:

Il Sole si trova nella costellazione del Cancro fino al 10, quando passerà in quella del Leone. La durata del giorno diminuisce di circa 1 ora e 15 minuti circa dall’inizio del mese.
La Luna sarà in fase di novilunio il 2, Primo Quarto il 10, plenilunio il 18 ed Ultimo Quarto il 25. Raggiungerà l’apogeo il 10 (404265 km), ed il perigeo il 22 (367046 km).

Per quel che riguarda i pianeti, Mercurio farà capolino sull’orizzonte occidentale, ma sarà molto basso e di difficile individuazione. Venere sarà visibile basso, sull’orizzonte occidentale. Marte sarà osservabile solo per poco tempo dopo il crepuscolo. Giove tenderà a scomparire sull’orizzonte ovest. Anche Saturno sarà osservabile solo per poco tempo dopo il crepuscolo. Urano sarà individuabile sull’orizzonte orientale in piena notte per mezzo di un telescopio. Nettuno è visibile, con l’uso di un telescopio, praticamente per tutta la notte.

perseidi 2Congiunzioni: Giove-Mercurio-Luna-Venere il 4; Giove-Mercurio-Luna-Venere il 5; Luna-Giove il 6; Luna-Marte-Saturno l’11; Luna-Saturno il 12; Marte-Saturno il 25; Venere-Giove il 27.

Una panoramica delle costellazioni nel cielo di agosto: a sud troviamo il Sagittario, mentre, volgendo lo sguardo in direzione sudest possiamo individuare l’Acquario e il Capricorno. A est vi è Pegaso, poi Andromeda e Perseo (dove si trova il radiante dello sciame di meteore delle “Perseidi”). A Nord come sempre troviamo l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore, assieme al Dragone, Cefeo e Cassiopea. A nordovest brillano Arturo e Vega. Rispendono anche le stelle che formano il c.d. Triangolo Estivo (Altair nell’Aquila, Vega nella Lira e Deneb nel Cigno).

LaPresse/Reuters
LaPresse/Reuters

Già nei primi dieci giorni del mese si potranno facilmente osservare diversi sciami di meteore: le alfa Capricornidi, le alfa Arietidi, ed altre nelle costellazioni dell’Aquila e dell’Aquario. Alla fine del mese si potranno osservare le alfa Cignidi e le Aurigidi. Protagoniste assolute saranno le “Perseidi“, residui della disintegrazione progressiva della cometa Swift-Tuttle: le particelle, scontrandosi con l’atmosfera terrestre, generano scie luminose di grande effetto. Come noto, il nome deriva dalla posizione del radiante, cioè il punto del cielo dal quale sembrano provenire le meteore: la costellazione del Perseo. Poco rilevante quest’anno il disturbo lunare, che sarà presente solo per alcune ore successive al crepuscolo, quando il radiante sarà ancora basso sull’orizzonte. Il picco (circa 100 meteore l’ora) sarà l’11, dal tramonto della Luna fino all’alba del giorno successivo (il radiante sarà alto). Vengono comunemente chiamate “Lacrime di San Lorenzo” perché nel XIX secolo il picco si verificava il 10 agosto, giorno in cui viene ricordato Santo: nell’epoca moderna, il picco si è però spostato in avanti di circa due giorni.

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