Il mese di luglio appena trascorso ha fatto segnare in Italia una temperatura superiore di 1,37 gradi rispetto alla media di riferimento ma a livello mondiale è stato il mese più caldo sulla faccia della Terra dal 1880, cioè da quando sono iniziate le registrazioni della temperatura. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr nel commentare i dati della Nasa secondo i quali nel mese scorso la superficie terrestre ha fatto segnare a livello globale 0,84 gradi centigradi in più rispetto alla media con il risultato che il 2016 si classifica come l’anno più bollente di sempre grazie ai record fatti segnare in ognuno dei sette primi mesi dell’anno. Nella classifica degli anni più caldi a livello mondiale era in testa fino ad ora il 2015 davanti al 2014 e al, 2010 che – precisa la Coldiretti – è seguito dal 2013, dal 2005 e poi a pari merito dal 1998 e dal 2009 e a seguire il 2012 e poi il 2003, il 2006 e il 2007 a pari merito. Si tratta di una conferma della tendenza al surriscaldamento climatico contro il quale è stata firmato il 22 aprile scorso all’Onu lo storico accordo in occasione della giornata della Terra. Gli effetti del cambiamento si avvertono anche in Italia dove il 2015 si è classificato come l’anno più caldo della storia, da quando esistono i rilevamenti. A preoccupare è però anche il repentino capovolgersi del tempo con i cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni – conclude la Coldiretti – ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo.
VIDEO SUGGERITO
Clima: luglio 2016 il più caldo di sempre, +1,37°C rispetto alla media
MeteoWeb