L’ipotiroidismo è una condizione caratterizzata dalla produzione di ormone tiroideo insolitamente bassa. I due ormoni tiroidei più importanti sono la tiroxina (T4) e triiodotironina (T3), che rappresentano rispettivamente il 99 % e l’1% degli ormoni tiroidei presenti nel sangue.
Essi, tramite il sangue, vanno a stimolare l’attività dei vari tessuti, regolano la temperatura, il consumo di ossigeno del corpo e il metabolismo.
CAUSE: La cause più frequenti di ridotta produzione di ormone tiroideo sono le seguenti: malattia autoimmune (tiroidite cronica autoimmune o di Hashimoto), asportazione di tutta la tiroide o di una sua parte (es. in presenza di noduli tiroidei, cancro della tiroide o ipertiroidismo resistente alla terapia medica), trattamento con iodio radioattivo, ipotiroidismo congenito, tiroidite, danni all’ipofisi, farmaci come l’amiodarone, il litio, l’interferone alfa e l’interleukin-2 che possono impedire alla ghiandola tiroidea di produrre ormoni normalmente; troppo o troppo poco iodio, rari disturbi alla tiroide (es. l’amiloidosi, la sarcoidosi, l’emocromatosi).
SINTOMI: L’ipotiroidismo si associa in modo caratteristico ad un rallentamento generalizzato delle funzioni corporee. Tra i sintomi tipici dell’ipotiroidismo: sensazione di freddo, depressione, sonnolenza diurna, anche dopo aver dormito tutta la notte, difficoltà di concentrazione, aumento di peso, stipsi, cute secca e ruvida, gonfiore del viso , voce rauca , capelli secchi e fragili, perdita di memoria.
DIAGNOSI: La diagnosi dell’ipotiroidismo si fonda soprattutto su un’accurata anamnesi familiare e patologica del paziente. Il test più importante da effettuare è la determinazione del TSH (TSH reflex). Questo è il test più sensibile poiché il TSH aumenta anche in presenza di piccoli difetti della funzione tiroidea.
Può venire effettuato anche il dosaggio della tiroxina libera (FT4) che è il principale ormone prodotto dalla tiroide. In presenza di ipotiroidismo si osservano elevati livelli di TSH e bassi livelli di FT4, configurando il quadro di ipotiroidismo primitivo. Nel caso invece, raro, di un difetto ipofisario, saranno presenti bassi livelli sia di FT4 che di TSH (ipotiroidismo secondario). Nell’ambito della diagnosi radiologica, particolare importanza è oggi rivestita dall’ecografia della tiroide, l’esame più adatto a rilevare la presenza di noduli, definirne morfologia, dimensione, struttura e valutare ulteriori alterazioni a carico della ghiandola.
CURA: Di solito l’ipotiroidismo è trattato con l’assunzione di un farmaco a sostituzione dell’ormone mancante, chiamato levotiroxina. La levotiroxina sostituisce l’ormone tiroxina che non viene prodotto a sufficienza dalla tiroide. Inizialmente, il paziente sarà sottoposto ad esami del sangue regolari finché il corretto dosaggio di levotiroxina non sarà raggiunto. L’ipotiroidismo è una patologia che dura per tutta la vita, quindi è probabile che il paziente dovrà assumere la levotiroxina per il resto della vita.