Le Filippine potrebbero decidere di attivare la centrale nucleare completata 32 anni fa e mai entrata in funzione per soddisfare la crescente domanda di energia. E’ quanto annunciato dal portavoce del presidente Rodrigo Duterte. Ma sono molti i timori sulla sicurezza e le conseguenze sull’ambiente. L’impianto, costato all’epoca del regime di Ferdinand Marcos, 2,3 miliardi di dollari ha una potenza installata di 620 megawatt e sorge nella provincia di Bataan. “Stiamo considerando tutte le opzioni per un’energia sostenibile e conveniente, e ripristinare la centrale nucleare di Bataan è al vaglio“, ha spiegato il portavoce Ernesto Abella sottolineando che il governo e il presidente dovranno prima approvare l’uso dell’impianto che si trova a 30 chilometri a ovest di Manila. La centrale era stata completata negli anni Ottanta ma dopo la rivolta del 1986 il governo del presidente Corazon Aquino si era rifiutato di metterla in funzione. Si temeva che l’impianto fosse stato costruito troppo vicino a una faglia sismica e a un vulcano attivo.
Le Filippine potrebbero attivare centrale nucleare mai accesa, ma si teme per la sicurezza
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