Oltre 150 morti negli strati piu’ poveri della popolazione, milioni di persone trasferite nei rifugi sono il bilancio provvisorio di vittime delle violentissime piogge che stanno imperversando in India. E che hanno causato anche la morte di 21 rinoceronti di una rarissima varieta’. Il tanto atteso monsone 2016 sta causando nel centro e nord del Paese eccezionali devastazioni, con piogge intense che nelle ultime tre settimane hanno prodotto straripamenti di fiumi e inondazioni. I meteorologi indiani avevano predetto che la stagione monsonica (giugno-agosto) 2016 sarebbe stato particolarmente abbondante, ma non avevano avvertito che in alcuni Stati (Bihar, Himachal Pradesh e Assam, West Bengala e Maharashtra) il fenomeno sarebbe stato molto intenso e che avrebbe richiesto speciali misure preventive e la mobilitazione in grande stile della Protezione civile per cercare di alleviare le sofferenze della popolazione piu’ umile.
A fare le spese delle alluvioni e degli straripamenti dei fiumi indiani sono stati soprattutto nelle campagne gli abitanti dei villaggi che vivono in abitazioni precarie e assai vulnerabili, spesso costruite di canne, legno, lamiera e fango. Soltanto in Assam, hanno riferito le autorita’ locali, le persone costrette a trasferirsi nei rifugi messi a disposizione dal governo sono state 1,1 milioni. L’Authority indiana per la risposta ai disastri sta realizzando un censimento delle persone decedute. Ma gia’ ora emerge con chiarezza che la maggior parte delle 150 vittime finora registrate sono concentrate nel Bihar (oltre 60), uno degli Stati indiani piu’ poveri, e nell’Assam (30).
Inoltre nei giorni scorsi decine di persone sono morte a causa di fulmini negli Stati di Orissa e di Uttar Pradesh. Ma per quanto riguarda i danni alla fauna, particolarmente grave e’ l’emergenza nella Riserva naturale di Kaziranga, nello stato dell’Assam, che per l’80% della sua estensione e’ attualmente coperta dalle acque. Questo ha comportato, ha riferito l’agenzia di stampa Pti, la morte per affogamento di oltre 310 animali. Fra questi 221 cerbiatti indiani, e soprattutto almeno 21 rinoceronti asiatici con un solo corno, considerati una specie in pericolo di estinzione. Questa strage dovuta alle avverse condizioni atmosferiche si e’ aggiunta inattesa all’opera di bracconieri senza scrupoli che uccidono i rinoceronti per venderne i corni al mercato nero per un prezzo che puo’ raggiungere anche i 20.000 dollari.