Missione ExoMars: in rotta per l’appuntamento con Marte

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A meno di 76 giorni alla separazione del lander Schiaparelli dal modulo orbitante Trace Gas Orbiter (TGO) e 79  giorni al suo atterraggio sul Meridiani Planum di Marte, la distanza eliocentrica totale percorsa dal lancio di ExoMars è di 335,476,114 km. La sonda si trova a un punto davvero cruciale dei sette mesi del suo viaggio. Ora che la rotta per il Pianeta Rosso è chiara e “corretta”, i sogni di tutti gli appassionati di esplorazione spaziale stanno diventando realtà.  ExoMars/TGO ha infatti eseguito con successo una delle attività più importanti del suo viaggio su Marte, la DSM (Deep Space Manouvre), una manovra fondamentale per orientare la traiettoria del velivolo spaziale verso il Pianeta Rosso.

L’orbiter – spiega in una nota Leonardo-Finmeccanica – ha già inviato messaggi alla Terra e a maggio ha superato con successo una revisione funzionale completa che ha confermato che tutti gli impianti e i sistemi sono ”go”. Il 16 giugno il mondo ammirava con timore reverenziale la prima fotografia del Pianeta Rosso scattata dalla sonda e una settimana più tardi gli strumenti dell’EDM (Entry and Descent demonstrator Module) superavano a pieni voti la revisione di metà tragitto.
Le emozioni sono alle stelle, tutti attendono con il fiato sospeso il gran finale della missione ExoMars 2016, prevista per il 19 ottobre 2016, quando il modulo di discesa Schiaparelli atterrerà su Marte dopo essersi sganciato dal TGO il 16 ottobre.

EXOMARS-001Si prevedono accensioni per lievi correzioni di traiettoria nei mesi di agosto e settembre e nelle settimane precedenti l’arrivo su Marte, manovrando l’orbiter in modo da puntare con precisione estrema il lander Schiapparelli sul suo obiettivo d’atterraggio sul Meridiani Planum, una pianura sita in prossimità dell’equatore marziano.
Fino dagli anni sessanta, numerose sono state le missioni lanciate nello spazio sia da russi sia da americani che, fra gli anni ‘70 e ‘80, hanno condotto ai primi dati certi sul suolo marziano. L’Europa, dopo la Missione Mars Express del 2003, “torna” sul pianeta rosso con questa missione promossa dall’Agenzia Spaziale Europea, in collaborazione con Roscosmos (l’Agenzia Spaziale Russa) per investigare la caratterizzazione geochimica e geofisica del pianeta, per identificare possibili rischi associati a future missioni umane, oltre che per la ricerca di tracce di vita passata e presente sul suolo marziano.Portare sul Pianeta Rosso un veicolo innovativo per analizzare il suolo marziano e muoversi sulla superficie del Pianeta sarà l’obiettivo della missione ExoMars 2020.

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