E’ stato rilevato un potente segnale proveniente da una stella simile al Sole ed ora gli astronomi stanno cercando di comprendere cosa sia e cosa implichi. Nel marzo 2015, i ricercatori, utilizzando un radiotelescopio in Russia, hanno rilevato un segnale che sembra essersi originato da HD 164595, un sistema stellare che si trova a 94 anni luce dalla Terra, come ha riportato il sito Centauri Dreams.
Gli astronomi non hanno ancora pubblicato uno studio sul rilevamento, in quanto progettano di discuterne il mese prossimo alla 67ª edizione dell’International Astronautical Congress (IAC) a Guadalajara (Messico): l’ha spiegato Paul Gilster, per Centauri Dreams, il quale sostiene che uno degli scienziati gli abbia inviato la presentazione della ricerca.
HD 164595 è noto per l’ospitare un pianeta di circa la massa di Nettuno che orbita troppo vicino alla stella per sostenere la vita così come la conosciamo. Comunque, “è possibile che altri mondi nascosti si celino nel sistema“, spiega l’astronomo Seth Shostak del celeberrimo e prestigioso SETI Institute, che è parte del team di ricerca.
A questo punto è necessario chiarire un punto: “Nessuno sostiene che gli alieni abbiano lanciato il segnale, ma è uno dei possibili scenari al momento,” ha dichiarato Shostak a Space.com. “I ricercatori che hanno effettuato la rilevazione sono scienziati rispettati e stimati ed il segnale è abbastanza forte da escludere possa trattarsi di rumore casuale,” ha spiegato Shostak. “Inoltre il segnale è coerente con qualcosa che una civiltà aliena potrebbe inviare, e se dovessero essere stati gli alieni a farlo, sono sicuramente più avanzati di noi,” ha aggiunto.
“Basandosi sulle caratteristiche del segnale ricevuto, gli alieni avrebbero dovuto generare almeno un 100 miliardi di miliardi di watt di energia per proiettarlo in tutte le direzioni. Inoltre, avrebbero dovuto produrre oltre 1 trilione di watt se lo avessero spedito per qualche ragione direttamente verso la Terra,” ha spiegato Shostak. “Il primo numero è centinaia di volte maggiore di tutta la luce solare che raggiunge la Terra,” ha spiegato.
Il SETI Institute ha puntato il suo Allen Telescope Array (ATA) in direzione di HD 164595 da domenica notte, ha confermato l’esperto, il quale spera che ATA scopra qualcosa che possa suggerire che c’è ET dietro il segnale, anche se sospetta che la spiegazione sia più prosaica. Per esempio, “è possibile che possa essere responsabile l’interferenza di un satellite orbitante o comunque qualcosa di più vicino,” ha proseguito l’astronomo, che scommetterebbe su una “interferenza terrestre“, se mai dovessimo scoprire cosa ha generato il segnale. Purtroppo, è possibile che non lo scopriremo mai: il team russo avrebbe osservato il sistema HD 164595 39 volte ed “ha rilevato il segnale solo una volta,” ha continuato Shostak. Se nessuno dovesse scovarlo ancora, probabilmente rimarrà un mistero, proprio come il segnale “Wow!” del 1977. “Senza una conferma del segnale, possiamo solo dire che è ‘interessante’,” ha scritto Shostak su un blog.