Sul sole piove… plasma. Il 24 luglio scorso la sonda NASA IRIS– Interface Region Imaging Spectrograph – ha ‘catturato’ un brillamento solare di media intensità. L’evento, ripreso nel video prodotto della camera di bordo, mostra nei primi secondi un improvviso lampo di luce sul lembo solare, cioè sull’orizzonte dell’astro. I brillamenti solari sono delle potenti esplosioni di radiazioni: quando si verificano, una grande quantità di energia magnetica viene rilasciata, riscaldando l’atmosfera del sole e rilasciando particelle energizzate nello spazio.
Più avanti nello stesso video si vede il materiale solare che, espulso dal sole, ricade sulla superficie disegnando della grandi arcate. Si tratta di un fenomeno che può verificarsi in seguito alle eruzioni solari, noto come pioggia coronale o post-flare loop. La materia espulsa è plasma, un gas in cui le particelle con carica positiva e negativa sono separate, formando una miscela ultra-calda che segue percorsi guidati da forze magnetiche complesse nell’atmosfera del sole.
Una parte del plasma sparato fuori durante i flare finisce nello spazio, in quelle che vengono chiamate le espulsioni di massa coronale. In particolari condizioni atmosferiche accade però che un’altra parte di queste particelle ricada sulla superficie solare sotto forma di pioggia incandescente. Quando il plasma si posa, si raffredda rapidamente, passando da milioni ad alcune decine di migliaia di gradi Kelvin. Ciò accade perché contrariamente a quanto si è portati a pensare, la corona e in generale le zone più distanti dal sole, sono più calde rispetto alla sua superficie, un enigma che gli scienziati stanno ancora cercando di risolvere.
Osservare brillamenti di questo tipo – spiega l’ASI – è tra i compiti delle missione NASA IRIS, e permette di studiare come il materiale e l’energia solare si spostino attraverso la bassa atmosfera della stella, permettendo di capire meglio quali dinamiche siano all’origine dei continui cambiamenti che interessano il nostro astro.
I pixel luminosi che appaiono in alcuni momenti nel video non sono causati dalla eruzione solare, ma si verificano quando particelle ad alta energia bombardano la fotocamera IRIS, uno strumento utilizzato per rilevare fotoni.