Riscaldamento globale: in futuro inondazioni sull’Himalaya e siccità sulle Ande

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Sull’Himalaya e sulle Ande gli effetti del riscaldamento globale saranno estremi: il primo nei prossimi decenni sarà soggetto a inondazioni sempre più frequenti, mentre il secondo vedrà acuirsi la siccità. E’ quanto emerge da un’indagine capitanata dal Politecnico federale di Zurigo e pubblicata sulla rivista Pnas. Gli esperti hanno preso in esame il bilancio idrico complessivo di due regioni montane comparabili – il Langtang in Nepal e lo Juncal in Cile, nelle Ande centrali – che presentano vette di oltre 6mila metri e ghiacciai. In base ai modelli climatici, da qui alla fine del secolo entrambe le aree subiranno un aumento delle temperature simile, di 1-3 gradi nello scenario moderato e di 4-6 gradi nello scenario più estremo.

Nella regione dello Juncal durante la stagione secca l’acqua fluviale scarseggerà. Entro il 2100 la disponibilità  idrica potrebbe ridursi a un terzo del livello attuale se si verificasse lo scenario peggiore. Nel Langyang himalayano, invece, l’acqua che scende dai monti potrebbe aumentare del 70%. Questo perché, spiegano gli scienziati, i ghiacciai sono a un’altitudine maggiore rispetto a quelli andini, e non hanno ancora iniziato a sciogliersi. L’incremento delle temperature, inoltre, farà sì che aumentino le piogge a scapito delle nevicate, rendendo più probabili le inondazioni.

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