Prato perfettamente rasato, senza alcuno sforzo, in qualunque condizione atmosferica. Una promessa certo allettante per tutti coloro che possiedono un giardino e vivono come una punizione rituale il taglio del prato. Il robot tagliaerba è, specialmente per giardini di grandi dimensioni, un attrezzo da giardino estremamente pratico. I tagliaerba automatici sono progettati, infatti, per assumersi una delle incombenze più odiate in giardino, percorrono il prato silenziosi e assolvono in autonomia ai compiti della rasatura indifferenti alle intemperie, alle pendenze del terreno e alle eventuali strettoie. Ma quanto sono sicuri?
Gli ambientalisti avvertono che queste falciatrici automatiche rappresentano, in realtà, un grosso pericolo per animali domestici e animali selvatici. Il problema principale è rappresentato – secondo la Lega per la protezione degli uccelli (Landesbund für Vogelschutz, LBV) della Baviera – dall’abitudine di lasciar agire il robottino tagliaerba durante la notte, una vera e propria minaccia per le specie notturne che popolano i giardini.
Robot tagliaerba, un pericolo per la gang del bosco
Nel 2015 la RSi Radiotelevisione Svizzera aveva suonato il campanello d’allarme quanto alla sicurezza dei robot tosaerba in seguito ad un grave incidente che aveva coinvolto un bambino e una macchina Robomow. L’associazione di consumatori tedesca Stiftung Warentest aveva bocciato nel 2014 la totalità dei robot tagliaerba in commercio. Il verdetto negativo riguardava la sicurezza dei dispositivi testati, gli 8 migliori robot tagliaerba in commercio, nessuno dei quali era riuscito a guadagnarsi più della sufficienza. Gli esperti della Stiftung Warentest avevano anche postato un video in cui veniva mostrato come, in presenza di ostacoli (in questo caso una scarpa), uno dei tagliaerba esaminati aveva continuato a tagliare danneggiando pericolosamente la calzatura.
Il buio oltre la siepe: robot tosaerba, mai di notte!
La Lega avverte inoltre che i robot tosaerba sarebbero responsabili dell’eliminazione di numerosi insetti e, quindi, della rarefazione – oltre che della biodiversità in giardino – della base alimentare dei ricci selvatici. Gli animali, che si nutrono prevalentemente di insetti, vermi e frutta, sono costretti così a percorrere tragitti più lunghi e rischiosi per procurarsi del cibo, finendo vittime di incidenti stradali. Un po’ la storia del film d’animazione Il riccio nella nebbia, in cui un piccolo riccio si perde nella nebbia e viene risucchiato in un mondo ignoto e straripante di visioni oniriche. Ma questa volta senza il lieto fine e la poesia del mitico film d’animazione sovietico!