Uno studio presentato al congresso della Societa’ Europea di Cardiologia (Esc) in corso a Roma, condotto dagli specialisti dell’ospedale Bambin Gesu’ di Roma insieme all’universita’ di Tor Vergata, alla Sapienza e alla Federazione Italiana di Medici Pediatri, ha rilevato che già nei bambini di due anni l’obesità lascia segni sul cuore. Sono stati studiati oltre 5700 bambini sani di eta’ compresa tra 2 e 6 anni selezionati tra quelli il cui indice di massa corporea era transitato da normale a sovrappeso o obeso nei precedenti 12 mesi: gli obesi avevano una piu’ alta massa del ventricolo sinistro rispetto ai pari sovrappeso, oltre ad un valore piu’ alto nel diametro di eiezione ventricolare sinistro.
Un’altra ricerca presentata al congresso ha scoperto in oltre diecimila bambini e ragazzi dai 3 ai 18 anni gli stessi fattori di rischio, che definiscono il rischio cardiovascolare negli adulti. “Nel recente congresso dell’American Heart Association e’ stato sottolineato come l’obesita’ infantile sia aumentata del 300% negli ultimi 30 anni. Una ricerca ha sottoposto ad imaging cardiaco 20 bambini obesi e 20 sani di eta’ medi di 8 anni mostrando un aumento del 27% della massa del ventricolo sinistro ed un inspessimento del miocardio nel 12% degli obesi. Nonostante nessuno presentasse ancora segni o sintomi conclamati di sofferenza cardiaca, queste condizioni sono prodromiche di patologie dell’eta’ adulta,” ha spiegato Franco Romeo del Policlinico Tor Vergata di Roma.