Desideri da esprimere sotto una pioggia di stelle cadenti. Basta alzare gli occhi al cielo ed è possibile ammirare lo sciame meteorico delle Perseidi, fenomeno che si verificherà nel massimo del suo splendore tra l’11 ed il 12 agosto (nei link in basso tutte le info utili per l’osservazione): la variabile annuale dipende dal momento in cui la Terra interseca nella sua orbita lo sciame di meteore delle Perseidi. “Si tratta di piccole particelle di un millimetro che vengono perdute dalla cometa Swift-Tuttle, che ogni 133 anni compie un giro intorno al Sole“, spiega Luciano Anselmo, ricercatore del laboratorio di dinamica del volo spaziale dell’Istituto di scienze e tecnologia dell’informazione del Cnr di Pisa. “Queste particelle a causa di eventi particolarmente violenti, di espulsione di materiale nel corso del tempo, formano una nube lungo l’orbita della cometa Swift-Tuttle. E quando la Terra, durante il suo corso intorno al Sole, si trova a passare attraverso questa nube, in periodi ben specifici di ogni anno, allora le particelle entrano in contatto a grande velocità (quasi 60 chilometri al secondo) con la nostra atmosfera e prendono fuoco (succede ad altezza superiori agli 80 chilometri nell’alta atmosfera) formando così una scia luminosa visibile ad occhio nudo“. Lo sciame meteorico delle Perseidi “prende il nome dalla costellazione da cui proviene, ovvero Perseo, che si trova nell’emisfero Nord“. Ma non c’è bisogno di fissare lo sguardo verso quella direzione perché, garantito, le stelle cadenti, conosciute nella tradizione popolare come le ‘lacrime di San Lorenzo’ “sono visibili in quasi metà del cielo“.
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