Scoperto un “sosia” della Terra, pietra miliare nella storia dell’umanità

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Scoperto un pianeta simile alla Terra in orbita intorno alla stella piu’ vicina, Proxima Centauri: “E’ il pianeta esterno al Sistema Solare piu’ vicino a noi mai scoperto, e’ veramente una pietra miliare per l’umanita'”, ha commentato l’astronoma Isabella Pagano, dell’osservatorio di Catania dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). La scoperta è epocale in quanto “l’avere provato che la stella piu’ vicina a noi ha un pianeta nella zona in cui puo’ esistere acqua liquida e dove anche la temperatura potrebbe essere ideale per l’esistenza di forma di vita”. La scoperta, ha spiegato la ricercatrice, e’ il coronamento di una ‘caccia’ davvero molto lunga, durata ben 16 anni e condotta da Terra, con il telescopio dell’Osservatorio Europeo Meridionale (Eso) in Cile, a La Silla. Quelle condotte con il telescopio dell’Eso a partire da 16 anni fa sono state “ricerche pionieristiche”, ha dichiarato Isabella Pagano, ma non sufficientemente confermate. Le cose sono cambiate con l’installazione dello strumento Harps (High Accuracy Radial velocity Planet Searcher), che ha permesso di trovare tutte le conferme. “Il pianeta Proxima b ha una massa simile a quella della Terra, di 1,5 volte maggiore, ma non sappiamo che dimensioni abbia”, ha detto ancora l’esperta. Potrebbe, per esempio, “avere un volume maggiore o minore della Terra, a seconda della sua densita'”. Si tratta di un piccolo pianeta nella cosiddetta ‘zona abitabile’, ossia la distanza ‘giusta’ dalla stella per avere acqua allo stato liquido. “Proxima Centauri e’ una stella attiva, con brillamenti solari carichi di energia. Per questo non siamo in grado di dire se effettivamente il pianeta e’abitabile”.

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