Terremoto, funerali a Rieti: scoppia la polemica tra gli sfollati, “non ci andremo, ridateci le salme”

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Scoppia la protesta tra gli sfollati nella tendopoli di Amatrice dopo la decisione di celebrare domani all’aeroporto di Rieti i funerali delle vittime laziali del terremoto. “Non ci andremo, ci riportassero le nostre salme, ci ridiano i nostri morti“, dicono i cittadini di Amatrice di fronte alle telecamere. “Noi siamo del posto, ci hanno preso in giro – accusano – Non ci servono i funerali, la pubblicità vogliamo i nostri morti vicino a noi“. Decine di persone stanno protestando davanti alla sede della protezione civile ad Amatrice e in molti annunciano che, nel caso la decisione non dovesse cambiare, diserteranno in massa la cerimonia.

Gli sfollati non vogliono i maxi-schermi promessi. “Li mettano a Palazzo Chigi“, dicono. La decisione è stata presa dalla prefettura per problemi di viabilità e sicurezza anche legati al maltempo previsto domani sulla zona. Alla riunione, però, non è stato invitato né il sindaco né nessuno dell’amministrazione.

Chiedo al prefetto che tenga conto del dolore della mia comunità. E’ lo Stato che è al servizio dei cittadini, non sono i cittadini al servizio dello Stato“: lo ha detto il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, di fronte alle telecamere, dopo la protesta degli sfollati per i funerali a Rieti. “Ci sono motivi di sicurezza o di viabilità? – ha aggiunto – la mia proposta era di spostare i funerali di qualche giorno“.

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