Fino alle ore 15.00 sono state localizzate oltre 200 repliche: 70 gli eventi sismici localizzati di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 6 i terremoti localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0, quello avvenuto nella zona di Norcia (PG) con magnitudo 5.4 alle 04:33.
Il terremoto che si è verificato stanotte con epicentro nella provincia di Rieti “è dovuto a un movimento estensionale dell’Appennino,” ha dichiarato Massimo Cocco, sismologo dell’Ingv, poco prima l’inizio della conferenza stampa dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, a Roma. Si tratta, ha proseguito Cocco, di una “zona sismica nota, al più alto livello di pericolosità sismica, nella classificazione sismica è infatti la 1 (la più alta)”, quindi è altrettanto alta la possibilità che in quella zona si verifichi un terremoto. In quell’area, ha proseguito Cocco, “tutti gli edifici nuovi devono essere costruiti con criteri antisismici, il problema è che in quelle zone di edifici nuovi ce ne sono ben pochi e addirittura il 50% delle scuole è stato costruito prima del 1980, quindi senza alcun criterio antisismico”. Per questo, ha concluso, “l’unico modo per evitare i danni che si sono registrati è la prevenzione”.