Terremoto, l’INGV svela il “mistero” della magnitudo: “ecco perchè il nostro dato è diverso da quello USGS”

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Magnitudo 6.0 o 6.2? Sono questi i valori dell’entita’ del terremoto avvenuto il 24 agosto nel reatino che stanno rimbalzando sulle pagine dei giornali e sui quali l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha deciso di fare chiarezza. “Come qualsiasi parametro fisico, la stima della magnitudo e’ affetta da incertezza“, rilevano i sismologi sul sito dell’Ingv e spiegano che “il valore di magnitudo calcolato dall’Istituto e’ pari a 6.0, piu’ o meno 0.3“. All’interno di questo margine di incertezza rientrano sia le stime dell’Ingv, che si attestano sul valore di 6.0, sia quelle del Servizio per la sorveglianza geologica degli Stati Uniti (Usgs), che indicano un valore di 6.2.

Le stime fornite dall’Ingv, dall’Usgs e da altre agenzie internazionali – si legge sul sito dell’Ingv – rientrano nella variabilita’ aspettata“. I margini di incertezza ed eventuali variazioni si devono ai dati utilizzati e ai modelli di riferimento. “L’Ingv – precisano i sismologi – utilizza un modello delle velocita’ crostali calibrato proprio per l’Italia centrale e una densità di stazioni sismiche maggiore di quello delle altre agenzie internazionali che utilizzano modelli di velocità globali“. Utilizzando invece i i modelli globali e un’altra tecnica di analisi dei dati, anche l’Ingv arriva a definire il valore di 6.2. Esistono infine, proseguono i sismologi, “diversi definizioni e metodi di stima delle magnitudo (magnitudo locale, magnitudo momento, magnitudo dalle onde superficiali e di volume, magnitudo durata). Queste vengono utilizzate a seconda del tipo di strumentazione che ha registrato le onde sismiche rilasciate dal terremoto e della distanza tra le stazioni e l’epicentro (scala locale, regionale o globale)“. Per il medesimo evento sismico dovrebbero quindi fornire stime della magnitudo identiche, ma “effettivamente forniscono valori leggermente differenti anche se di norma all’interno delle incertezze di ciascuna stima“.

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