Tra nuove scosse di terremoto, già ieri sera e anche oggi, si alza drammaticamente il bilancio dei morti del sisma che ha colpito il Centro Italia. La tragica cifra – spiega Matteo Bosco Bortolaso per La Presse – si attesta a 241 morti ma è destinata a salire. C’è quindi il rischio di superare soglia 300, arrivando a 309, il numero di vittime del sisma a L’Aquila nel 2009. “Se accadrà non ne saremmo sorpresi, ma speriamo di no“, ha detto a Sky Tg24 Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile.
AMATRICE LA CITTA’ PIU’ COLPITA. La gran parte delle vittime si registra nel Lazio (195), in particolare nel centro e nelle frazioni di Amatrice (184). Nell’altro comune laziale colpito, Accumoli, ci sono 11 vittime. Nelle Marche, invece, il comune più devastato è Arquata del Tronto e i morti sono 46. Per quanto riguarda i feriti, sarebbero 264 gli ospedalizzati, secondo Immacolata Postiglione, capo dell’ufficio emergenza della protezione civile.
UNA NUOVA SCOSSA NEL PRIMO POMERIGGIO. Una nuova e forte scossa, registrata verso le 14.30, ha fatto nuovamente tremare la terra ad Amatrice. Colonne di polvere si sono alzate sulle colline davanti all’ospedale Grifoni. Sono aumentate, visibilmente, le crepe già profonde sui muri dell’edificio ospedaliero, da cui sono cadute grandi quantità di calcinacci. Sono intervenuti i poliziotti per transennare la zona. Alcuni edifici hanno subìto ulteriori cedimenti. Per qualche minuto è circolata la voce di soccorritori rimasti incastrati in alcuni edifici, smentita dallo stesso capo della Protezione civile.
ALL’HOTEL ROMA C’ERANO 32 PERSONE. Intanto, sembra che la situazione dell’Hotel Roma di Amatrice sia meno grave di quanto si pensasse. “Sono riuscito a parlare a mezzanotte con i proprietari, che erano in ospedale, e alla fine è emerso che all’Hotel Roma alloggiavano 32 persone, non 80 come si pensava all’inizio“, ha detto Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, parlando a Radio Cusano Campus. “Ne hanno tirate fuori 4, ora potrebbero essercene altri 2. Il resto o sono morti o sono feriti“, ha aggiunto.
QUESTURA DI RIETI: NESSUNO SCIACALLAGGIO. Oggi poi la questura di Rieti, provincia che comprende i comuni di Amatrice e Accumoli, ha negato che ci siano stati episodi di sciacallaggio. Quanto riferito da alcuni organi di stampa, quindi, sarebbe “privo di ogni fondamento“. Allo stato, “sentite anche le altre forze di polizia, non risulta alcun episodio di illegittima introduzione di persone nelle abitazioni evacuate, tantomeno di furti“, precisa la questura in una nota.
IPOTESI DI DISASTRO COLPOSO. La procura di Rieti ha aperto un’inchiesta per l’ipotesi di disastro colposo in relazione al terremoto. Lo ha confermato a LaPresse il procuratore capo, Giuseppe Saieva, specificando che “al momento ci stiamo solo preoccupando di identificare i cadaveri, farci confermare la causa della morte, che sia da crollo, e poi autorizzare le sepolture. In prosieguo vedremo come procedere“.