“Come si ricava da un messaggio in forma poetica che mi e’ giunto oltre alle preghiere: ‘Di Geremia, il profeta, rimbomba la voce: ‘Rachele piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata, perche’ non sono piu”. Non ti abbandoneremo uomo dell’Appennino: l’ombra della tua casa tornera’ a giocare sulla natia terra. Dell’alba ancor ti stupirai'”. Cosi’, con una notazione poetica, monsignor Domenico Pompili, vescovo di Rieti, ha concluso la sua omelia nella cerimonia funebre ad Amatrice.
Terremoto, il vescovo di Rieti ai Funerali: “non ti abbandoneremo, uomo dell’Appennino”
MeteoWeb