Trapianti fatti con organi prelevati da donatori malati di tumore. Il Servizio sanitario del Regno Unito (nhs) ha ormai adottato questa soluzione per far fronte alla grave carenza di organi, ovviamente solo dopo aver condotto test rigorosi per essere sicuri che gli organi in questione non siano cancerosi e infettivi. A segnalarlo è lo stesso servizio di trasfusioni e trapianti dell’Nhs, come riporta il quotidiano inglese The Independent. Secondo le cifre comunicate, negli ultimi cinque anni 272 donatori di 675 organi trapiantati avevano il cancro. “Lavoriamo al massimo per minimizzare i rischi per chi riceve il trapianto – commenta John Forsythe, dell’Nhs – valutando attentamente tutti i potenziali organi e tessuti dei donatori“. A volte, vista la carenza di organi adatti, l’organo di un malato di cancro e’ l’unica opzione. “Gli organi di donatori morti con tumori presenti o passati possono essere usati in sicurezza – continua Forsythe -. I chirurghi valutano il rischio di usare l’organo contro quello del paziente di morire nell’attesa del trapianto“. Per ridurre i rischi, gli organi interni non possono essere donati da chi ha avuto un tumore con metastasi, o qualsiasi tipo di cancro al sangue, come leucemie e linfomi. Altri tessuti, come cornee, tendini e ossa, possono essere usati a volte dietro un’attenta valutazione caso per caso. Il servizio trapianti dell’Nhs chiede ai cittadini di donare soprattutto le proprie cornee, che possono essere utilizzate anche quando gli organi sono inadatti perché malati.
Trapianti: in Gran Bretagna organi prelevati da malati di cancro
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