Zika, la cronologia del virus: dalla scoperta all’emergenza sanitaria

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I nuovi casi di Zika registrati in Florida sono solo gli ultimi di una lunga serie, iniziata nel 1947, anno in cui fu scoperto il virus.
1947: un gruppo di scienziati identifica il virus Zika in un macaco Rhesus in Uganda;
1948: il virus viene trovato in una zanzara della specie Aedes africanus;
1952: in Uganda e in Tanzania vengono individuati i primi casi di contagio nell’uomo;
1954: il virus viene individuato in Nigeria;
Anni ’60-’80: il virus Zika viene trovato nelle zanzare e nelle scimmie di tutta l’Africa equatoriale. Viene identificato, inoltre, in India, in Indonesia, in Malesia e in Pakistan;
2007: il virus si diffonde rapidamente nell’isola di Yap, nell’Oceano Pacifico occidentale;
2012: i ricercatori scoprono due linee distinte del virus, una africana e una asiatica;
2013-2014: focolai di Zika vengono registrati in Polinesia francese, sull’Isola di Pasqua, alle Isole Cook e in Nuova Caleidonia. Le ricerche mostrano un possibile legame tra il virus e difetti congeniti e complicanze neurologiche gravi in bambini della Polinesia francese;
2 marzo 2015: negli Stati del nord-est in Brasile si verificano episodi di malattia caratterizzati da eruzioni cutanee;
17 luglio 2015: in Brasile si segnalano casi di disturbi neurologici nei neonati associati all’infezione da virus Zika;
5-30 ottobre 2015: casi di malattia anche a Capo Verde; la Colombia conferma la presenza di casi di malattia da virus Zika; il Brasile segnala un aumento di casi di microcefalia tra i neonati;
11 novembre 2015: il Brasile dichiara una vera e propria emergenza sanitaria a causa della diffusione del virus;
Novembre 2015-gennaio 2016: nuovi casi a Suriname, Panama, El Salvador, Messico, Guatemala, Paraguay, Venezuela, Guyana francese, Martinica, Porto Rico, Guyana, Ecuador, Barbados, Bolivia, Repubblica Dominicana, Nicaragua, Curacao, Giamaica;
1-8 febbraio 2016: l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) annuncia un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale; primo caso di trasmissione Zika negli Stati Uniti per via sessuale; il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Usa conferma che il virus è presente in 30 Paesi; il presidente americano Barack Obama chiede al Congresso uno stanziamento di 1,8 miliardi per far fronte all’emergenza sanitaria causata dal virus;
12-17 febbraio 2016: il Brasile inizia a indagare su un potenziale legame tra le infezioni da Zika e 4.443 casi sospetti di microcefalia. In 508 casi il legame viene confermato; per l’Organizzazione mondiale della sanità sono necessari 56 milioni di dollari contro la malattia;
18-23 febbraio: il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Usa indaga su 14 casi di possibile trasmissione sessuale del virus Zika; il virus viene trovato anche a Trinidad e Tobago e nelle Isole Marshall, oltre che ad Aruba e BonaireI Paesi colpiti sono quindi 34;
25 febbraio 2016-1 marzo: il Brasile conferma 641 casi di microcefalia correlati all’infezione da Zika nelle madri. Allo studio ulteriori 4.222 casi sospetti di questa malformazione neonatale.
27 febbraio 2016: primo caso di trasmissione sessuale in Francia;
29 febbraio-9 marzo: con Sint Maarten, Nuova Caleidonia e Saint Vincent e Grenadine il numero di Paesi colpiti sale a 37;
15 marzo: primo contagio a Cuba; è il 38esimo Paese con un focolaio attivo;
18-29 marzo: in un anno 116 cittadini Usa hanno mostrato segni di infezione da virus. Sale a 863 il numero di bambini colpiti da microcefalia causata da Zika; primo caso di Zika in Corea del Sud; il numero di Paesi colpiti sale a 39 con la Dominica; primo caso in Bangladesh. Il Brasile conferma 944 casi di microcefalia;
31 marzo 2016: l’Oms ipotizza che la Zika possa causare anche la sindrome di Guillain-Barre, che provoca paralisi; per avere la certezza, però, potrebbero volerci anni di studio;
1-18 aprile 2016: i Paesi colpiti diventano 43 con il Belize, Santa Lucia, le Fiji e gli Stati federali di Micronesia; il Brasile conferma 1113 casi di microcefalia legati alla Zika. La correlazione viene confermata dall’Oms. Due casi di virus vengono confermati in Colombia e il Però registra il suo primo caso di trasmissione del virus per via sessuale.
19-26 aprile 2016: il virus viene trovato in una zanzara in Cile, dopo decenni di assenza. Primo caso di trasmissione per via sessuale in Canada. Il Brasile conferma 1198 casi di microcefalia legati alla Zika.
29 aprile 2016: a Puerto Rico viene registrato il primo decesso causato dalla Zika. I casi nel paese sono 683, tra cui 65 donne in gravidanza.
4-13 maggio 2016: il numero dei Paesi colpiti sale a 47 con Grenada, Papua Nuova Guinesa, Saint Barthelemy e Perù. Primo caso di microcefalia legato al virus in Spagna, a Panama e a Puerto Rico. Il Brasile conferma 1326 casi di microcefalia legati alla Zika.
20 maggio-14 giugno 2016: il Brasile conferma 1434 casi di microcefalia legati alla Zika; l’Argentina porta il numero di Paesi colpiti a 48; primo caso di microcefalia correlata al virus a El Salvador. Il focolaio registrato a Capo Verde appartiene allo stesso ceppo di quello che in Brasile ha causato microcefalia.
23 giugno-30 giugno 2016: con Anguilla sale a 49 il numero dei Paesi colpiti; confermati 8 casi di microcefalia o altri difetti congeniti correlati al virus negli Usa; in Spagna primo caso di virus trasmesso per via sessuale;
8-19 luglio 2016: un cittadino dello Utah muore a causa del virus. Si tratta del primo decesso negli Usa continentali. Con San Eustatius sale a 50 il numero dei Paesi colpiti; a New York primo caso di virus trasmesso per via sessuale;
21 luglio 2016: le autorità sanitarie statunitensi confermano 400 casi di donne in gravidanza affette dal virus. Sono 12 i bambini nati con malformazioni legate alla Zika;
22 luglio-29 luglio 2016: con Saba sale a 51 il numero dei Paesi colpiti; a New York viene accertata la prima nascita con malformazioni legate alla Zika e in Honduras si registrano 8 casi di questo tipo; anche in Paraguay si verificano casi di microcefalia legati al virus.
1-12 agosto 2016: in Florida si identificano nuovi casi di virus Zika causati dalle zanzare portando il totale a 28. Le autorità sanitarie invitano le donne in gravidanza a non recarsi nel quartiere di Wynwood; con Antigua, Barbuda, Turks e Caicos e le Isole Cayman sale a 55 il numero dei Paesi colpiti. Negli Usa viene lanciata la prima sperimentazione clinica.
15-17 agosto 2016: altri due casi accertati in Florida, dove il totale sale a 30. In Guatemala e a Haiti primo caso di microcefalia legato alla Zika;
18 agosto 2016: viene scoperto un focolaio a Miami Beach; i contagi sarebbero due.

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