Un focolaio di Zika è stato scoperto a Miami Beach, una delle località turistiche più popolari al mondo, aprendo così un nuovo fronte nella lotta contro il virus trasmesso dalle zanzare. Lo riferiscono i media statunitensi citando mediche sanitarie. Il cluster di Zika è stato identificato e al momento le autorità sanitarie stanno valutando se emettere una allerta per le donne incinte, sconsigliando loro di recarsi in questa zona. Il dipartimento di Salute della Florida è più cauto: “I casi di trasmissione del virus riguardano un’area grande meno di un miglio quadrato a Miami-Dade County” e cioè il quartiere di Wynwood, nel quale all’inizio di agosto è iniziata una grande azione insetticida. “Se le indagini riveleranno altre zone di contagio – proseguono le autorità sanitarie – allora la preoccupazione sarà più concreta“. Attualmente sono 35 i casi di probabile trasmissione registrati in tutta la Florida, compresi due contagi avvenuti fuori dall’area di Wynwood. La notizia della presenza del virus a Miami Beach potrebbe avere un forte impatto sul turismo. Lo scorso anno 15,5 milioni di persone hanno trascorso almeno una notte nell’area di Miami, portando nelle casse locali quasi 24,4 miliardi di dollari. Circa il 48% dei turisti ha soggiornato a Miami Beach. Amesh Adalja, esperto di malattie infettive presso l’University of Pittsburgh Medical Center spiega che “non è sorprendente vedere nuovi cluster di Zika in diverse zone della Florida“, perché la popolazione locale di zanzare potrebbee prendere il virus da persone di ritorno da aree in cui la Zika è presente. E’ fondamentale, dice il ricercatore, “avvisare la popolazione il più presto possibile” in modo che le donne in gravidanza possano evitare il contagio, ma senza “creare allarmi“. Lo scorso febbraio il presidente Usa, Barack Obama, aveva chiesto 1,9 miliardi di dollari per combattere il virus, ma poco prima della pausa estiva i lavori del Congresso su questo fronte erano ancora in fase di stallo. Poche settimane fa un neonato è morto nell’area di Houston, in Texas, a causa del virus Zika che, soltanto negli Usa, ha già fatto registrare più di 1800 casi di contagio.