Il 29 settembre del 1957, nell’attuale Russia – a quel tempo Unione Sovietica – avveniva uno dei peggiori disastri nucleari della storia, superato in gravità soltanto da quelli di Cernobyl e Fukushima. Una potentissima esplosione avvenne nell’impianto per la produzione di materiale nucleare di Majak, situato nella zona montuosa degli Urali, presso Ozyorsk. L’incidente viene ricordato come “disastro di Kyshtym”, dal nome della città conosciuta più vicina.
L’incidente è stato classificato al livello 6 su una scala di 7 (scala INES). A quel tempo la notizia del disastro venne tenuta nascosta dall’URSS, e le proporzioni del disastro si conobbero nel mondo soltanto molti anni dopo.
Non esiste un bilancio ufficiale delle vittime, visto che si trattò di un incidente di enormi proporzioni. Alcune stime parlano di seimila vittime, ma è difficile risalire ai decessi causati sicuramente dalle radiazioni. Diecimila persone vennero evacuate dai loro villaggi: un totale di 22 centri abitati vennero interamente evacuati. L’area è stata decontaminata attraverso la rimozione dei terreni presenti in sito.