Ambiente: il panda non è più tra le specie a rischio, ma i gorilla sono quasi estinti

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Il panda gigante, simbolo per eccellenza degli animali in via d’estinzione, non è tra gli animali a rischio. E’ quanto sostiene l’Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), l’organismo internazionale che monitora lo status di tutte le specie, che ha aggiornato la propria ‘red list’. La popolazione conosciuta di panda in natura e’ aumentata del 17% nel decennio fino al 2014, e ora ci sono 1864 adulti, che con l’aggiunta dei piccoli porta il totale sopra i duemila esemplari, una cifra che mette questo animale non più nella categoria ‘endangered‘ (in pericolo) ma in ‘vulnerable‘ (vulnerabili). Il risultato e’ frutto soprattutto dello sforzo delle istituzioni cinesi, che hanno creato 67 riserve naturali dedicate specificatamente al panda.

Il recupero del panda mostra che quando scienza, volontà politica e coinvolgimento delle comunità locali si mettono insieme – spiega in un comunicato Marco Lambertini, direttore generale del Wwfpossiamo salvare la natura e aumentare la biodiversità“. Per i gorilla, invece, le cose stanno diversamente, sempre secondo lo Iucn. Il bracconaggio nella Repubblica Democratica del Congo ha cancellato il 70% dei ‘Gorilla orientali’, che sono stati spostati dalla lista ‘endangered‘ a ‘critically endangered‘, a solo un passo dall’estinzione in natura, dove gia’ erano presenti il ‘gorilla occidentale‘ ed entrambe le specie conosciute di orangutan. Le altre due specie di grandi scimmie, scimpanzé e bonobo, sono ancora nella lista ‘endangered‘.

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