Il lancio ufficiale dell’iPhone 7 “conferma sostanzialmente le anticipazioni già emerse sulla stampa nei giorni precedenti” e sono “diverse le novità in termini prestazionali, ma tutte incrementali“. E’ l’analisi di Marta Valsecchi degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. “In altre parole, -afferma- non siamo di fronte a un modello rivoluzionario, mentre dei rumors parlano già del 2017 come anno di lancio di un prodotto veramente disruptive, a 10 anni dal lancio del primo iPhone“. Tuttavia, osserva, “l’iPhone 7 dovrebbe consentire ad APPLE almeno di mantenere la propria quota di mercato, ormai sostanzialmente stabile da circa 3 anni. Un mercato che tende alla saturazione e che, in termini di vendite di smartphone nel primo semestre 2016 a livello globale, premia in particolare Huawei, che con un’offerta di diversi prodotti di buona qualità distribuiti su più fasce di prezzo, sta guadagnando terreno sui leader e in particolare proprio sull’azienda di Cupertino”.
Per l’iPhone 7, “l’impatto sui risultati di breve termine dipenderà molto dall’attrattività che il nuovo dispositivo avrà sugli attuali utenti APPLE – prosegue Valsecchi – e li spingerà a cambiare dispositivo, per avere maggiori prestazioni, maggiore durata della batteria o più spazio“. In ogni caso, continua l’analista degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, “la partita strategica nell’ambito degli smartphone, si giocherà non solo sul dispositivo, ma sull’ecosistema di servizi e applicazioni che questi abilitano – dall’entertainment all’assistente virtuale, dai pagamenti Mobile all’Internet delle cose – per fare alcuni esempi“.
“L’apertura del keynote dedicata ad APPLE Music, gli interventi successivi sulle app di Nintendo (Super Mario Runs e Pokemon Go) e l’attenzione alla partnership con Nike sottolineano ancora una volta -conclude Valsecchi- quanto il cuore della strategia di APPLE sia l’intero ecosistema proposto e non meramente le caratteristiche fisiche dei singoli dispositivi“.